Greenstyle Benessere Salute Carne rossa: perché non mangiarne troppa e come sceglierla

Carne rossa: perché non mangiarne troppa e come sceglierla

Un consumo eccessivo di carne rossa potrebbe portare ad un rischio maggiore di alcuni tumori: le indicazioni dell'AIRC.

Carne rossa: perché non mangiarne troppa e come sceglierla

Fonte immagine: Baumelt / Pixabay

Perché non bisogna mangiare troppa carne rossa? È una domanda che molti si pongono, considerando che dalle ultime ricerche scientifiche sembra emergere che la carne rossa faccia male alla salute. Spesso però si rischia di fare confusione, a cui vogliono rimediare le indicazioni dell’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Gli esperti sostengono che a fare male è un consumo eccessivo di carni lavorate, come gli insaccati, i salumi e la carne in scatola. Chi esagera con il consumo di questi cibi può essere esposto al rischio di sviluppare alcune forme di tumore. Gli studiosi mettono in evidenza che mangiare carne rossa una o due volte alla settimana non costituisce un pericolo, anche perché questo alimento consente di apportare all’organismo alcuni nutrienti, come la vitamina B12 e il ferro.

Diverso è il discorso per le carni rosse lavorate, che andrebbero mangiate soltanto in maniera saltuaria. La ricerca scientifica spiega che a fare male è soprattutto il modo in cui le molecole della carne interagiscono con l’organismo. Molte volte sono i metodi di conservazione o le modalità di cottura che possono esporre ad un rischio più alto.

Ad esempio nel caso della carne conservata vengono utilizzate delle alte temperature che diminuiscono il pericolo di contaminazioni. Le elevate temperature possono causare dei cambiamenti nella struttura chimica delle proteine e favoriscono la formazione di alcune sostanze che sono potenzialmente cancerogene. Ecco perché gli esperti raccomandano di evitare la classica crosta bruciacchiata e di non sottoporre mai la carne ad una cottura eccessiva.

L’altro pericolo è rappresentato da sostanze come grassi saturi e il ferro del gruppo eme. Se assunte in dosi eccessive, queste sostanze possono stimolare l’aumento del colesterolo e determinare un’infiammazione del tratto intestinale, aumentando il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto.

Inoltre le carni rosse possono contenere conservanti e additivi come nitrati e nitriti, anch’essi pericolosi per la salute. I tumori in cui è più facile incorrere in seguito ad un consumo eccessivo di carne rossa sarebbero, oltre a quello dell’apparato gastrointestinale, quello al seno, alla prostata e all’endometrio.

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