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Batteri: cosa sono

I batteri: cosa sono, come vengono classificati, quali vivono in simbiosi nel nostro organismo, l'infezione batterica e l'approccio alla cura.

Batteri: cosa sono

Fonte immagine: Mold via pixabay

I batteri sono microrganismi unicellulari procarioti. Le loro cellule sono caratterizzate da alcune sostanziali differenze, rispetto a quelle degli eucarioti più complessi e strutturati. Ad esempio, le cellule dei batteri sono di dimensioni molto ridotte, non superano di solito i pochi micrometri, mancano di membrana nucleare e di strutture citoplasmatiche, hanno un DNA a unico filamento, membrana cellulare priva di steroli, ribosomi molto piccoli e sono muniti di una parete cellulare esterna alla membrana.

Vediamo come vengono classificati i batteri, quali sono quelli che vivono in simbiosi con il nostro organismo, come si sviluppa una infezione batterica e l’approccio alla cura.

Classificazione dei batteri

Microscope
Fonte: Microscope via Pixabay Microscope via Pixabay

I batteri vengono distinti tra loro in base ad alcune caratteristiche: la morfologia, la temperatura alla quale sono in grado di riprodursi e in base a dove e come si svolge il loro ciclo vitale, in relazione agli organismi viventi superiori, come ad esempio l’uomo. I batteri infatti possono essere simbionti, ossia capaci di convivere senza causare malattia, come nel caso dei batteri intestinali, o patogeni. In questo ultimo caso, possono essere:

  • facoltativi: solo in caso di sovraproliferazione o immunocompromissione diventano causa di malattia;
  • obbligati: causano malattia in ogni condizione.

In base alla loro forma, i batteri assumono le seguenti denominazioni:

  • bacilli: a forma di bastoncello;
  • cocchi: a forma sferica;
  • vibrioni: a forma di virgola;
  • spirilli: a forma di spirale;
  • spirochete: a forma di spirali complesse.

I cocchi che vivono in colonie si definiscono:

  • streptococchi, se la colonia assume la forma di una catena;
  • stafilococchi, quando la forma assunta dalla colonia è a grappolo;
  • sarcine, se più cocchi vicini formano un cubo.

I batteri vengono distinti anche in base alla “colorazione di Gram”: un esame di laboratorio messo a punto alla fine del 1800, in grado di dividere i batteri in due classi: i gram positivi (gram +) e i negativi (gram -). La differenza viene rilevata mediante l’impiego di un colorante che si lega, o meno, alla parete cellulare. Nel caso dei gram +, questa è ricca di amminozuccheri che legano il colorante, cosa che non avviene per i gram -, che hanno la parete più ricca di liposaccaridi.

Batteri in simbiosi con l’uomo

Intestino
Fonte: Pixabay Pixabay

Alcuni batteri vivono in perfetta simbiosi con l’organismo umano: dalla loro regolare crescita e salute dipendono alcune importanti funzioni. È il caso, ad esempio, dei microrganismi che colonizzano l’intestino, la cosiddetta flora batterica. Quest’ultima è essenziale per la digestione, ad esempio per completare quella degli amidi e dei grassi. A comporre la flora batterica sono più di 400 specie.

La nostra pelle è popolata dalla flora cutanea, non patogena in condizioni normali. Questi microrganismi rappresentano una difesa dai batteri patogeni perché vi sottraggono il nutrimento e contribuiscono, nutrendosi del sebo, a mantenere il pH acido della pelle.

Infezione batterica

Pill
Fonte: Pill via pixabbay Pill via Pixabbay

Le infezioni batteriche sono malattie causate da un batterio patogeno obbligatorio o facoltativo. Nel primo caso, la causa è sempre il contatto tramite il quale avviene la trasmissione diretta tra la fonte di infezione, come un altro soggetto malato, o indiretta, quale un oggetto, il suolo o un alimento.

Nonostante le sostanziali differenze che ci sono tra le diverse malattie di origine batterica, in linea generale le infezioni causano febbre più o meno alta e sintomi simil-influenzali: stanchezza, febbre, mal di gola, mal di testa, tosse, dolori e dolori. Sintomi più specifici sono tipici della zona del corpo infettata e dallo stato di salute generale del paziente. Le infezioni batteriche vengono solitamente curate con gli antibiotici, tuttavia non esiste una cura generalizzata e la terapia è sempre stabilita e seguita dal medico.

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