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La dieta a basso indice glicemico

Provengono dall’America, ma anche in Europa stanno riscuotendo un enorme successo, le diete alimentari che si preoccupano di mantenere costanti i livelli di glicemia nel sangue. Controllarne la quantità è molto importante in quanto si riuscirebbe a prevenire gravi patologie come il diabete di tipo II, inoltre si renderebbe possibile il controllo del peso e si manterrebbero sotto la […]

La dieta a basso indice glicemico

Provengono dall’America, ma anche in Europa stanno riscuotendo un enorme successo, le diete alimentari che si preoccupano di mantenere costanti i livelli di glicemia nel sangue. Controllarne la quantità è molto importante in quanto si riuscirebbe a prevenire gravi patologie come il diabete di tipo II, inoltre si renderebbe possibile il controllo del peso e si manterrebbero sotto la linea di guardia i livelli di colesterolo nel sangue.

carboidrati contenuti nei cibi hanno la capacità di innalzare l’indice glicemico, ovvero il glucosio nel sangue, quindi l’assunzione di cibi ricchi di zucchero, con conseguente aumento di glicemia, provoca la secrezione di insulina, ormone che ne promuove l’abbassamento, ma poiché le cellule non smaltiscono tutti gli zuccheri, si attiva il metabolismo dei grassi e si producono le adiposità.

Sicuramente le riserve di grasso sono molto importanti per l’organismo, in quanto ci permettono di sopravvivere a prolungati periodi di digiuno, ma non tutti questi accumuli vengono smaltiti e di conseguenza si ingrassa.

Dispensare dell’indice glicemico per preparare una dieta sana ci aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e allontanare l’insorgenza di patologie anche gravi (coma, diabete, rischi oncologici, carie, ecc). Gli alimenti che contengono un alto indice glicemico sono sconsigliati per la veloce trasformazione degli zuccheri in grassi con conseguente aumento di peso. Preferire, quindi, alimenti con un basso/medio indice glicemico e associarli ad alimenti che contribuiscono a mantenere stabili i livelli di glicemia e a ripulire il sangue dai grassi in eccesso, è la scelta migliore per ottenere benefici in tema di calo ponderale e in generale per la salute.

Di seguito alcuni esempi di alimenti posizionati a seconda del loro indice glicemico:

  • Alto indice glicemico: pane bianco, cracker, grissini, cornflakes, miele, patate sia al forno sia fritte, zucchero raffinato, riso arborio;
  • Medio indice glicemico: spaghetti, maccheroni, ananas, uva, arancia, kiwi, carote;
  • Basso indice glicemico: mela, pera, prugna, lenticchie, fagioli bolliti, cereali integrali, latte di soia.

Inoltre è bene sapere che esistono alimenti che aiutano a dimagrire e a controllare la glicemia se associati ad altri cibi. Ne è un esempio lo yogurt, che grazie ai suoi fermenti regola la produzione di colesterolo e glucosio: si consiglia pertanto di assumerne almeno 150-300 gr al giorno e preferibilmente magro. Altro esempio è dato dai legumi, che grazie al loro alto contenuto di fibre prevengono i picchi glicemici, la fame nervosa e l’aumento di colesterolo e trigliceridi. È consigliato di mangiarli almeno 3 volte la settimana.

Molto importanti anche il salmone, grazie all’omega 3 previene il diabete e le malattie cardiovascolari, il tè verde o nero, favorisce la perdita di peso e la diuresi; e il curcuma, il comune zafferano, utile sia per prevenire il diabete mellito che l’insorgere di almeno 8 tumori di cui molti che colpiscono l’apparato digerente. In generale si consiglia di non fare pasti eccessivamente abbondanti, ma di suddividerli nell’arco della giornata in almeno 4/5 volte, bere almeno 1,5/2 litri d’acqua al giorno e fare tanto movimento, che aiuta anche il benessere psicologico.

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