Greenstyle Benessere Salute Coronavirus 2019-nCoV: dettagli clinici rivelati in uno studio

Coronavirus 2019-nCoV: dettagli clinici rivelati in uno studio

Uno studio apparso su Lancet rivela alcuni dati clinici sul coronavirus 2019-nCoV: colpisce maggiormente gli over 55, in particolare se debilitati.

Coronavirus 2019-nCoV: dettagli clinici rivelati in uno studio

Fonte immagine: Spondylolithesis via iStock

Rimane elevata la preoccupazione per la diffusione del nuovo coronavirus 2019-nCoV, con oltre 7.000 casi accertati in Cina e un numero di decessi salito a 170 pazienti. Mentre le autorità cinesi sono impegnate in una vera e propria corsa contro il tempo per limitare i contagi, per un’infezione probabilmente partita dal mercato ittico della città di Wuhan, uno studio pubblicato su Lancet mette in evidenza alcune interessanti caratteristiche del virus, dall’analisi dei dettagli clinici dei pazienti già colpiti dall’infezione.

I ricercatori hanno infatti analizzato 99 casi confermati di coronavirus gestiti dall’ospedale Jinyintan di Wuhan, dal primo al 20 gennaio 2020, raccogliendo dati epidemiologici, demografici, clinici, radiologici e di laboratorio. Dai dati, è innanzitutto emerso come la metà dei pazienti – il 49% – abbia frequentato il mercato ittico di Wuhan nelle settimane precedenti all’infezione, mentre il 51% riferisce di non esservi recato. Un elemento che, come facile intuire, non fa altro che confermare la possibilità di trasmissione del coronavirus da uomo a uomo, oltre che dagli animali.

Di questi pazienti, la maggior parte ha un’età superiore ai 55 anni: 67 gli uomini e 32 le donne. Di questi, il 51% presentava patologie croniche di varia intensità, mentre tra i sintomi più evidenti dell’infezione si sono registrati febbre (83% dei degenti), tosse (82%), difficoltà respiratorie (31%), dolori muscolari (11%), confusione (9%), mal di testa (8%), rinorrea (4%), dolore al petto (2%), diarrea (2%) e nausea o vomito (1%). Dalle indagini radiografiche, il 75% dei malati mostrava segni di polmonite bilaterale, quest’ultima causata direttamente dal coronavirus e non da altre infezioni concomitanti, quali batteri intervenuti dato l’indebolimento del sistema immunitario. In merito alla mortalità del virus, la maggior parte dei decessi si sarebbe verificata in pazienti anziani prevalentemente di sesso maschile, colpiti da una precedente compromissione della risposta immunitaria, come nel caso di patologie croniche.

Come già noto, al momento non esiste un vaccino per il coronavirus 2019-nCoV, il trattamento è volto al contenimento dei sintomi. Trattandosi di un’infezione virale, anziché batterica, conseguenze come la polmonite non possono essere curate con l’ausilio di antibiotici.

Fonte: Lancet

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