Greenstyle Benessere Rimedi naturali Rimedi naturali per l’anemia

Rimedi naturali per l’anemia

L'anemia è una patologia che interessa i livelli di emoglobina e di ferro nel sangue, ecco alcuni rimedi naturali utili.

Rimedi naturali per l’anemia

L’anemia è una particolare patologia che interessa lo stato di salute del sangue. Si caratterizza per un basso livello di emoglobina, che nel flusso sanguigno si occupa di garantire il trasporto di ossigeno ai tessuti cellulari, scambiandolo poi con l’anidride carbonica espulsa dalle cellule. Nei casi più semplici alcuni rimedi naturali possono contribuire al ripristino dei normali valori ematici.

Cause e sintomi

Varie le possibili cause dell’anemia, che vanno da motivazioni transitorie e meno gravi come la scarsa assunzione di ferro, vitamina C, vitamina B12 o acido folico. In alcuni altri casi a provocare la malattia le conseguenze di perdite di sangue come per le emorroidi o in alcune occasioni anche in relazione al ciclo mestruale. Si aggiungono inoltre anche le conseguenze di terapie antitumorali come la chemio e la radioterapia.

In questi casi è senz’altro possibile compensare la carenza di ferro e di emoglobina ricorrendo a una corretta alimentazione e ad alcuni rimedi naturali specifici. Alcune cause come ad esempio l’HIV e le problematiche legate al midollo osseo possono giovare di queste soluzioni, ma richiedono senza dubbio la precisa approvazione da parte del proprio medico curante.

Un rapido sguardo alla sintomatologia fornisce inoltre alcune indicazioni di massima per intuire un possibile abbassamento nei livelli di emoglobina: colorito pallido, in particolare su naso e mani; generale e diffuso senso di stanchezza; problemi legate al sonno e a difficoltà respiratorie; battito cardiaco accelerato anche in occasione di piccoli sforzi.

Rimedi naturali

Un ruolo di primo piano nel curare l’anemia lo gioca la vitamina C, in grado di aumentare l’assimilazione di ferro non eme (quello contenuto nei vegetali) da parte dell’organismo. Contenuta in buone quantità nella frutta si può trovare ad esempio nelle arance, ma ancor più nei kiwi, che di questa sostanza hanno un quantitativo doppio rispetto agli agrumi.

Tra le verdure ottimi rimedi sono costituiti dagli spinaci, ricchi non soltanto di vitamina C, ma anche di ferro, vitamine A e K, calcio, magnesio e acido folico.

Ancora meglio il crescione, che contiene ancor più vitamina C e ferro rispetto agli spinaci. Valide alternative sono anche broccoli e cavoli, nei quali troviamo buone quantità di entrambi oltre ad un’azione anti-ossidante e protettiva dell’intestino.

Chi vuole potrà integrare la sua insalata con alcune foglie di tarassaco fresco o utilizzarne l’estratto con dosi di 1 cucchiaino e mezzo circa al giorno. Utile in questo senso anche un infuso preparato con foglie di ortica, il cui preparato è disponibile in erboristeria.

Possono essere d’aiuto anche minestre di legumi e cereali, in particolare se vi si aggiungono foglie di ortica. Per chi è avvezzo a tali sapori un ottimo rimedio naturale è rappresentato dal consumo di alghe, così come da un buon piatto di barbabietola rossa.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.