Bollino etico, la prima passata di pomodoro certificata No Cap

Greenstyle Video Bollino etico, la prima passata di pomodoro certificata No Cap

Bollino etico, la prima passata di pomodoro certificata No Cap

Nuova good action rilanciata da Opera2030 e Fondazione Univerde con GreenStyle: No Cap è un'alternativa etica per fare la spesa che si sta facendo strada tra l'opinione pubblica. E molto del merito va riconosciuto alle associazioni e alle realtà che si battono direttamente dai territori dove il sistema del caporalato coinvolge braccianti in condizioni di vita e di lavoro precarie. E proprio da una delle proteste che ha segnato il territorio pugliese, quella di Nardò del 2011, è emersa una voce, quella del camerunense Yvan Sagnet, che è diventato portavoce di esigenze collettive trasformate, nel 2017, in un'associazione No Cap, con la consapevolezza che il caporalato altro non è che un'espressione della negazione dei diritti e una forma di sfruttamento che, a livello globale, produce schiavitù. È così che è nata l'esigenza di esercitare un controllo sui prodotti del territorio al fine di attribuire un bollino etico, una forma di certificazione per un prodotto 100% pulito. E, lo scorso ottobre, è stata anche presentata la prima salsa di pomodoro con il bollino No Cap. Una passata "etica" che ha coinvolto diversi attori e imprenditori, come Giovanni Terenzio, che in piena trasparenza hanno aperto le loro porte agli esperti dell'associazione No Cap per mostrare il viaggio del pomodoro dal campo alla tavola.

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