
Eni è stata la prima società energetica a credere e investire nell’energia da fusione e l’accordo di oggi con CFS segna un passo importante.
Un cavo capace di condurre l'elettricità, due patate, due chiodi rivestiti in zinco e altrettanti di rame. Ecco tutto ciò che serve per creare una vera e propria batteria, in grado di generare energia elettrica, che si andrà poi a misurare con un multimetro oppure con un semplice LED a basso voltaggio. Si inizia affondando due chiodi per ogni patata, uno in zinco e l'altro in rame. A questo punto è già possibile misurare la tensione posizionando i due morsetti del tester sulle estremità dei chiodi. Per aumentarla è possibile collegare anche il secondo tubero, mettendo in contatto i chiodi di materiali diversi con il cavo di rame, come mostrato in questo video. Un esperimento semplice e divertente, per dimostrare il fenomeno dell'elettrolisi.
Eni è stata la prima società energetica a credere e investire nell’energia da fusione e l’accordo di oggi con CFS segna un passo importante.