
Eni è stata la prima società energetica a credere e investire nell’energia da fusione e l’accordo di oggi con CFS segna un passo importante.
Produrre energia dall'acqua: utopia o realtà? I ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) sembrano propendere per la seconda ipotesi, come dimostra una loro recente creazione. Si tratta di un sottile film composto da due polimeri: il polipirrolo fornisce il supporto strutturale, mentre il poliolo-borato si gonfia assorbendo vapore acqueo, grazie alla sua consistenza molto simile a quella di un gel. Sfruttando questo movimento potrebbe essere possibile in futuro generare piccoli quantitativi di energia, sufficienti per l'alimentazione dei dispositivi. Al momento il tutto si trova ancora in fase di studio, ma l'intuizione del team guidato da Mingming Ma ha delle ottime potenzialità di sviluppo.
Eni è stata la prima società energetica a credere e investire nell’energia da fusione e l’accordo di oggi con CFS segna un passo importante.