La Schisandra Chinensis (o Schizandra) è una pianta adattogena, in grado di favorire le capacità di ripresa e la resilienza del corpo di fronte alle situazioni di forte stress, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico ed emozionale.
Per il suo aspetto, la bacca della pianta ricorda quella del ribes rosso, ma si tratta di un frutto del tutto differente.
La Schizandra è considerata un vero e proprio scrigno di proprietà benefiche, che vanno da quelle antiossidanti a quelle rigeneranti e tonificanti.
Si ritiene che la pianta possa migliorare la funzionalità epatica e che possa aumentare le energie e la resistenza fisica e psicologica.
In questo articolo vedremo quali sono le proprietà terapeutiche della schisandra, quando assumerla e quali sono le controindicazioni che bisogna sempre tenere in considerazione.
Per prima cosa, però, conosciamo da vicino questa pianta, con le sue caratteristiche.
La Schisandra Chinensis è un membro della famiglia delle Shisandraceae, una pianta che arriva da molto lontano, dalla Cina e dalla Corea. L’arbusto è diffuso anche in Russia, dove è considerato una sorta di panacea contro molti mali.
La Schisandra si presenta come una pianta rampicante, adornata dalle sue bacche di colore rosso disposte a forma di grappolo.
Le bacche di Schisandra hanno un sapore molto particolare, tanto da essere note come “le bacche dai cinque sapori”. Infatti, hanno allo stesso tempo un sapore amaro e dolce, salato, acido e piccante.
Solitamente, questi frutti vengono consumati nella loro forma essiccata, ma vengono anche lavorati per la preparazione di numerosi prodotti, come integratori alimentari, polvere, tè e bevande.
Alle bacche della Schizandra sono attribuite numerose proprietà benefiche. Tra i principi attivi della pianta rientrano le lignine (schizandrina, gomosina, deossigomisina e deossischizandrina).
La pianta è considerata anche una fonte di oli essenziali, vitamine, soprattutto vitamina E, A e vitamina C, sostanze antiossidanti.
La Schizandrina, contenuta nelle bacche della pianta, si trova anche in un altro frutto di nostra conoscenza, le bacche di Goji. Sebbene si tratti di una pianta differente, la Schizandra ne condivide alcuni degli effetti benefici per la salute.
Tornando alle proprietà terapeutiche della Schizandra, si ritiene che la pianta eserciti effetti antinfiammatori, antiossidanti e antitumorali, cardioprotettivi ed epatoprotettivi.
Ma a conti fatti, a cosa serve la schisandra? E per quale motivo le persone assumono degli integratori contenenti gli estratti di questa pianta? La Schisandra è da lungo tempo impiegata nella medicina tradizionale cinese, che ne esalta gli effetti benefici per il fegato.
Si tramandano gli effetti della pianta per la salute dello stomaco, ma si ritiene anche che possa aiutare a ridurre la sudorazione e che possa fornire energie e forza al corpo.
In Russia, la medicina popolare propone la Schisandra come valido rimedio per favorire la salute mentale, ridurre la sensazione di fame e rallentare il processo di invecchiamento.
Ecco una lista dei possibili effetti benefici di questa pianta:
Uno degli utilizzi più noti della pianta è legato alla sua capacità di aumentare la libido e migliorare la vita sessuale, anche per le donne in menopausa.
Alcune ricerche dimostrano infatti che la schisandra migliora la salute ormonale, influenza positivamente gli organi riproduttivi e favorisce la fertilità, prevenendo disturbi della sfera sessuale come l’impotenza.
Quando si parla dei benefici della schisandra, bisogna ricordare che sono pochi gli studi condotti sulle persone che hanno esaminato i reali effetti della pianta.
Prove scientifiche limitate hanno confermato l’effetto benefico delle bacche di schisandra per la salute del fegato. Si ritiene che la pianta possa aiutare a trattare i problemi gastrointestinali e che possa effettivamente alleviare alcuni dei sintomi della menopausa, come le vampate di calore e l’eccessiva sudorazione.
Tuttavia, sono necessari nuovi e approfonditi studi prima di poter confermare l’efficacia di questo rimedio.
Proprio come le bacche di Goji, anche la schisandra può essere consumata sotto forma di frutta essiccata e disidratata.
Il rimedio è disponibile anche sotto forma di integratori alimentari, in polvere o capsule, sotto forma di tè e infusi, succhi e sciroppi.
Se lo preferisci, puoi quindi scegliere di assumere delle capsule di schisandra o degli infusi rigeneranti, o anche uno sciroppo e così via.
Per quanto riguarda la frutta secca, se ne consigliano circa 3 grammi al giorno per migliorare la salute in modo naturale. Nel caso dei preparati fitoterapici, il frutto ridotto in polvere viene consumato in dosaggi che vanno da 1,5 a 6 g al giorno.
Per non correre rischi, attieniti alle indicazioni riportate sulla confezione del prodotto o ai consigli forniti dal farmacista o dal medico curante.
La pianta è solitamente ben tollerata e difficilmente causa degli effetti indesiderati. Quando presenti, questi possono consistere in disturbi come:
Solo in rari casi possono verificarsi effetti indesiderati più gravi come pirosi gastrica, dispepsia, diarrea e nausea.
Si ritiene che, a differenza di molti altri rimedi naturali, la schisandra possa essere assunta anche per lunghi periodi di tempo, fino a 12 settimane, senza mettere a rischio la salute.
Per dosaggi e durata dei trattamenti, rimandiamo sempre al parere del medico.
Il rimedio è sconsigliato per le donne in gravidanza, in quanto potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo, ma va evitato anche durante l’allattamento, poiché non se ne conoscono i potenziali effetti avversi per la salute del bambino.
Come molti altri rimedi naturali, anche la schisandra può influenzare il funzionamento o l’assorbimento di alcuni tipi di farmaci. Nello specifico, è bene evitare questo rimedio se stai assumendo i seguenti medicinali:
In tutti i casi, se stai seguendo una terapia farmacologica, se devi sottoporti a un intervento chirurgico o se soffri di una determinata patologia, di qualsiasi tipo si tratti, informa il medico prima di assumere questo integratore naturale.
Fonti