L’ernia inguinale è la condizione causata dalla fuoriuscita di una porzione di grasso o, addirittura una parte d’intestino tenue, da una zona di debolezza nella parte inferiore dell’addome: in particolare, è localizzata tra la fine dell’addome, della pancia e l’attaccatura della coscia.
Alla visita, ma anche al paziente stesso, si presenta come un rigonfiamento delle dimensioni di una noce da un lato dell’inguine, ma non è raro sia bilaterale.
Si tratta di una condizione comune che riguarda uomini e donne di tutte le età e, a differenza di altre ernie, si manifesta frequentemente anche nella prima infanzia. In genere si tratta di una condizione che difficilmente viene ignorata in quanto, dalla prima manifestazione in poi, tende ad aumentare progressivamente di volume.
Le ernie inguinali si dividono in due sottotipi:
La prima si verifica più comunemente nei maschi perché è in un certo senso correlata allo sviluppo fetale, ma non è rara nemmeno nella donna.
L’ernia diretta è la forma meno comune ed è causata dall’indebolimento della parete addominale. Ha uno sviluppo progressivo che peggiora con la sollecitazione dei muscoli addominali, specialmente con:
Una delle caratteristiche più note e curiose dell’ernia inguinale è che la protuberanza è mobile: lo stesso paziente la può spostare e, spesso, è addirittura possibile farla rientrare con una lieve pressione.
Per queste considerazioni e per il fatto che una delle più frequenti complicazioni è la ricomparsa, ovvero la recidiva, dopo alcuni anni dall’operazione è possibile che al paziente venga consigliato di intervenire con un approccio di cura naturale.
Questo approccio è valido soprattutto quando l’ernia è piccola e non dolorosa.
L’ernia inguinale recidiva, ma anche non complicata, potrebbe essere trattata con la giusta dieta e specifici esercizi per la muscolatura addominale.
In merito alla dieta, il primo fatto importante è che sia equilibrata e regolare, ossia che non causi l’aumento di peso. In generale, comunque, la dieta per chi soffre di ernia inguinale dovrebbe fornire gli elementi utili per la sintesi del collagene e dell’elastina: molecole indispensabili per la sintesi del tessuto connettivo della parete addominale.
La dieta, dunque, deve essere ricca di:
Altri utili accorgimenti sono un programma mirato di esercizi fisici di lieve e media intensità per rinforzare la muscolatura addominale e indossare sotto gli abiti una fascia contenitiva. Tra le attività fisiche più adatte c’è lo yoga, sempre delicato ma estremamente efficace.