Come ogni anno da ormai 15 anni, il venerdì prima dell’equinozio di primavera, si celebra la Giornata mondiale del sonno, un intero giorno dedicato all’attività preferita di molti, cioè dormire. Il ‘World Sleep Day‘, però, riveste ben più di una valenza simbolica per celebrare l’arte del pisolino.
Si tratta di un momento di informazione, concepito per far conoscere l’importanza di una buona qualità del sonno e i rischi cui si va incontro quando non si dorme bene o abbastanza. Ed ecco perché oggi, venerdì 17 marzo 2023, in tutto il mondo si terranno incontri, conferenze, colloqui aperti al pubblico e altri eventi a tema.
Questo evento, che ricorre ogni anno, come detto, il venerdì predente all’equinozio di Primavera, è stato organizzato per la prima volta nel 2008.
La giornata è stata istituita per volere della Commissione della Giornata mondiale del sonno della World Association of Sleep Medicine, che con questa particolare ricorrenza ha voluto porre l’accento su un tema importante, ma fin troppo spesso trascurato, ossia quello dei disturbi del sonno.
L’insonnia, la tendenza a svegliarsi molte volte durante la notte, la difficoltà ad addormentarsi, rappresentano tutti dei problemi del sonno che non vanno ignorati, in quanto – come vedremo più avanti – possono danneggiare enormemente la salute fisica e psicologica.
Se il tema della Giornata mondiale del sonno 2022 era “sonno di qualità, mente sana, mondo felice“, a testimonianza della profonda importanza che riveste il sonno nella nostra vita quotidiana, quello di quest’anno è un tema che, ancora una volta, richiama l’attenzione sul ruolo essenziale del riposo per il nostro benessere.
Il tema sarà infatti “Il sonno è essenziale per la salute”.
Il buon sonno influenza la nostra vita a livello sociale, il nostro benessere fisico e psicologico, la vita lavorativa e qualsiasi altro ambito della nostra esistenza.
E allora, poiché abbiamo detto che il sonno è essenziale per la nostra vita e per la nostra salute, vediamo quali sono, effettivamente, i benefici del buon riposo notturno. Cosa succede se non si dorme più o se si dorme poco e male per troppo tempo?
La prima conseguenza, quella più evidente, è senza alcun dubbio la sonnolenza diurna. Anche solo una notte in bianco ci fa sentire intontiti per tutto il resto della giornata, a prescindere da quanti caffè beviamo.
La sonnolenza, di per sé, potrebbe non sembrare un gran problema, ma in realtà è fin troppo spesso causa di incidenti automobilistici o di errori, anche gravi, sul posto di lavoro.
Questo non è il solo pericolo cui andiamo incontro quando non dormiamo abbastanza. La privazione del sonno può influenzare la nostra salute in innumerevoli modi, sia sul breve che sul lungo periodo.
Si ritiene che dormire poco sia associato a un rischio più elevato di sviluppare gravi problemi come:
Alcuni effetti della mancanza di sonno sul cervello li abbiamo già visti poco più in alto. Sappiamo, ad esempio, che chi soffre di disturbi del sonno può sentirsi assonnato durante il giorno, per cui le sue performance a scuola o sul posto di lavoro potrebbero risentirne. Ma non è tutto.
Dormire bene è essenziale anche per il consolidamento della memoria e per l’apprendimento. Come spiegano gli esperti di “Humanitas Medical Care”, quando dormiamo il cervello elimina i rifiuti, cioè le scorie del metabolismo cerebrale prodotte durante la veglia.
“Un buon sonno è fondamentale anche perché è in questa fase che le connessioni cerebrali si riorganizzano e alcuni circuiti sono rafforzati mentre altri sono sfoltiti. Un altro aspetto del sonno sul quale si sta molto studiando è quello relativo ai ricordi: il sonno serve per rimettere in ordine il suo magazzino di memoria”
Nella fase del sonno profondo, infatti, il cervello rielabora ciò che abbiamo vissuto nel corso della giornata, e seleziona i ricordi da mantenere nella memoria.
“Durante il sonno si formano e consolidano nuove sinapsi che codificano quanto si è imparato da svegli. In questa fase si fisserebbero le memorie a lungo termine”
Peraltro, si è anche osservato che un sonno cronicamente insufficiente e disturbato è correlato a un maggior rischio di sviluppare disturbi della salute mentale, come psicosi, depressione o ansia. In base a quanto detto, appare dunque chiaro quanto sia importante dormire bene, non solo per migliorare la salute del corpo ed essere più vigili, ma anche per tutelare il nostro cervello.
Dormire a sufficienza, dalle 7 alle 9 ore per notte per gli adulti, può produrre numerosi effetti positivi per la nostra salute, fra cui:
Secondo le stime, milioni di persone nel mondo devono fare i conti con un disturbo del sonno. Il più diffuso è l’insonnia, ossia l’impossibilità di riuscire a dormire per un’intera notte, ma anche altri disturbi, come le apnee ostruttive o altri problemi respiratori legati al sonno, i risvegli notturni o la sindrome delle gambe senza riposo hanno un’incidenza sempre maggiore nella popolazione mondiale.
Secondo gli esperti, la pandemia di Covid-19 avrebbe peggiorato di molto la situazione, non solo per gli adulti, ma anche per adolescenti e bambini, che hanno iniziato a manifestare con maggior frequenza disturbi relativi al sonno.
Ma a conti fatti, quante ore a notte dovremmo dormire? La World Sleep Society raccomanda di seguire le linee guida in basso per adulti e bambini, in modo da assicurarsi un buon sonno ristoratore ogni notte:
Abbiamo appreso quali sono i benefici del sonno e, soprattutto, cosa succede al nostro corpo quando non dormiamo abbastanza. Tuttavia, non sempre la scelta di andare a letto tardi e dormire poco dipende da noi. Tutt’altro.
E allora, cosa fare per far venire il sonno? Anche in questo caso, la World Sleep Society ha stilato una lista di consigli per migliorare la qualità del sonno. Vediamone alcuni:
Prima di lasciarti ai festeggiamenti della Giornata mondiale del sonno, magari vorrai fare un sonnellino ristoratore, vogliamo dare uno sguardo anche ad alcuni rimedi naturali per dormire meglio. Ecco quali sono gli ingredienti che dovremmo sempre tenere a portata di mano.
Uno dei più famosi rimedi della nonna per dormire è una buona tazza di latte caldo, un comfort food, anzi, un comfort drink in piena regola. Si ritiene che questa bevanda favorisca la produzione di sostanze chimiche associate al buon sonno notturno.
Da che mondo è mondo, la camomilla è sempre stata associata a sbadigli, relax e sonno. Si tratta di un rimedio casalingo impiegato da secoli, in grado non solo di favorire il riposo notturno, ma anche di calmare la mente in modo naturale, alleviare il mal di gola e migliorare la digestione.
La melatonina è un ormone che viene rilasciato in modo fisiologico nel cervello quando iniziamo ad avvertire sonno. Si ritiene che gli integratori di melatonina siano in grado di regolare i ritmi circadiani sonno-veglia del nostro corpo, favorendo quindi il fisiologico riposo notturno.
Insieme alla camomilla, la valeriana è uno dei più famosi rimedi naturali per dormire. Puoi trovarla spesso all’interno di integratori contro l’ansia e l’insonnia. Secondo alcune ricerche, un integratore di valeriana potrebbe ridurre il tempo necessario per addormentarsi. In poche parole, ti aiuterà ad addormentarti più velocemente.
Per finire, segnaliamo anche la passiflora. Come la valeriana, anche questa pianta viene solitamente impiegata per trattare l’insonnia, ma può esercitare anche un effetto calmante e rilassante, per cui viene spesso assunta per ridurre l’ansia, lo stress e l’agitazione.
Fonti