Il caldo torrido, la forte umidità, la scarsa ventilazione sono le cause del colpo di calore, che fa aumentare rapidamente la temperatura corporea oltre i 40°C con conseguenze molto serie per la salute di adulti e bambini. Cosa fare? Come prevenirlo e trattarlo?
Il cambiamento climatico ha reso sempre più comuni le ondate di calore, quindi è molto importante proteggersi dal colpo di calore con gli accorgimenti giusti, saperne riconoscere i sintomi e intervenire con tempestività per scongiurare complicanze.
Nella nostra guida ti spieghiamo come fare per trascorrere un’estate serena e sicura.
Il colpo di calore è una condizione molto pericolosa caratterizzata da un rapido aumento della temperatura corporea oltre i 40°C, ipertermia, che si verifica quando l’organismo è sottoposto a un forte stress termico.
Può interessare persone di ogni età, ma alcune categorie particolarmente fragili – come anziani, neonati, bambini piccoli, malati cronici – sono più esposte a questo rischio. Le conseguenze del colpo di calore sono molto gravi: se non si interviene tempestivamente, infatti, il forte incremento della temperatura può causare complicazioni a carico di tantissimi organi e, nei casi più gravi, portare al decesso.
Il colpo di calore si verifica quando l’organismo è esposto a condizioni ambientali caratterizzate da:
In queste circostanze i sistemi di termoregolazione dell’organismo, che di norma, attraverso la sudorazione, mantengono la temperatura interna costante, intorno ai 37°C, possono non funzionare correttamente.
Il sudore evapora più lentamente a causa della forte umidità, quindi il calore corporeo non si disperde in modo adeguato. Questo, insieme alla ridotta ventilazione e alle temperature esterne molto elevate, porta a allo sviluppo del colpo di calore.
Come abbiamo accennato, in alcuni soggetti fragili la termoregolazione corporea è meno efficiente e non riesce a gestire il significativo sbalzo termico interno che è alla base del colpo di calore.
I meccanismi di termoregolazione sono immaturi alla nascita e si sviluppano con la crescita, quindi i neonati e i bambini piccoli – che ancora non possiedono efficaci strumenti di regolazione della temperatura corporea – possono andare incontro ad ipertermia in condizioni di forte caldo e umidità.
I sistemi di termoregolazione diventano, inoltre, meno efficienti con l’avanzare dell’età: per questo motivo, gli anziani dopo i 65 anni hanno una minore capacità di difendersi dal caldo e sono più esposti al rischio di colpi di calore.
Il pericolo è maggiore in presenza di patologie che aumentano la vulnerabilità, per esempio di malattie croniche come cardiopatie, diabete, patologie respiratorie, insufficienza renale.
Il colpo di sole e quello di calore vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà identificano due problematiche diverse.
Il colpo di calore è provocato da particolari condizioni ambientali in cui coesistono temperature elevate, forte umidità e scarsa ventilazione. Può manifestarsi all’aperto, ma anche in un luogo chiuso o non direttamente esposto ai raggi del sole.
L’insolazione, o colpo di sole, è invece legata a un’esposizione diretta del corpo, in particolare della testa, alle radiazioni solari.
La principale caratteristica del colpo di calore è il notevole incremento della temperatura corporea, che aumenta rapidamente in 10-15 minuti oltre i 40 °C. In adulti e anziani, questo forte e repentino sbalzo termico può causare diversi sintomi, come:
Nei neonati e nei bambini, l’aumento della temperatura corporea può, inizialmente, manifestarsi come stress da calore, che causa segni lievi di sofferenza. Tra i primi campanelli d’allarme ci sono:
Se lo stress da calore viene subito identificato e si interviene tempestivamente, per esempio portando il bambino in un ambiente fresco e areato e rinfrescandogli il corpo con un bagnetto, questa condizione si risolve nell’arco di qualche ora.
Se, invece, lo stress si prolunga nel tempo, bambini e neonati possono andare incontro a forte iperpiressia, aumento della temperatura corporea oltre i 40°C e al colpo di calore.
I sintomi sono analoghi a quelli degli adulti, ma possono presentarsi anche altri disturbi, per esempio di natura dermatologica.
A causa del forte aumento della temperatura, i più piccoli possono diventare irritabili e irrequieti. Possono inoltre mostrare debolezza, sonnolenza, pallore, ipersudorazione, accelerazione del ritmo cardiaco e della respirazione, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito.
In alcuni casi può anche comparire un’eruzione cutanea da calore, con arrossamento e piccole vescicole sul collo, nella parte superiore del torace, nell’inguine e nelle pieghe del gomito.
La durata dei sintomi del colpo di calore è variabile da persona a persona: se il problema viene trattato con tempestività, i malesseri possono scomparire nell’arco di poche ore. Se, tuttavia, i primi disturbi vengono trascurati e la temperatura corporea supera i 41°C, il colpo di calore può portare al collasso e alla perdita di coscienza.
Nei casi più gravi, questa condizione può causare danni agli organi interni, come reni, polmoni, cuore, cervello, e mettere a rischio la sopravvivenza.
Per questo motivo, il colpo di calore non deve mai essere sottovalutato.
In presenza di sintomi riconducibili a un colpo di calore negli adulti, è importantissimo intervenire subito. È fondamentale chiamare il medico e, nelle situazioni più gravi, se per esempio il soggetto colpito è a rischio (anziani, malati) o ha perso conoscenza, contattare immediatamente il 118 o il Numero unico europeo per le emergenze (112) per attivare i soccorsi sanitari.
Nell’attesa, è importante:
Anche quando il colpo di calore interessa neonati e bambini piccoli è importantissimo intervenire immediatamente, sia per trattare la disidratazione, sia per raffreddare l’organismo.
In presenza di sintomi lievi, è utile:
Tra i sintomi che segnalano un colpo di calore più grave ci sono:
Se bambini e neonati manifestano questi disturbi, è importante contattare immediatamente il pediatra o recarsi al più vicino pronto soccorso.
In presenza di un colpo di calore è importante evitare alcuni comportamenti che, oltre ad essere inutili, potrebbero peggiorare la situazione. In particolare:
Il colpo di calore è una condizione dalle conseguenze molto serie, ma fortunatamente può essere prevenuto adottando semplici accorgimenti per proteggere adulti e bambini.
Ecco i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità per prevenire i colpi di calore:
Sul sito del Ministero della Salute, da maggio a settembre, puoi trovare i Bollettini delle ondate di calore, che ti avvisano quando le temperature e le condizioni meteorologiche nelle diverse città raggiungono i livelli considerati a rischio. Questo ti aiuta a mettere in atto tutte le misure utili per proteggere te e la tua famiglia dai pericoli del colpo di calore.
Da ricordare, il colpo di calore nei cani è un’ipotesi possibile quanto nell’uomo, motivo per cui facciamo attenzione ai nostri amici di zampa.