Lettiera del gatto
Gestire al meglio la lettiera del gatto non comporta solamente la scelta della sabbia più adeguata, tra le varie tipologie disponibili sul mercato. Significa anche avere cura del contenitore, della sterilizzazione, dell’igiene generale del micio e dell’ambiente in cui è ospitato. Come fare, quindi, per sterilizzare la lettiera in modo naturale?
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Gettare la sabbietta già utilizzata non è sufficiente per garantire l’assenza di batteri, alcuni anche particolarmente pericolosi come quello della toxoplasmosi. Di tanto in tanto il contenitore va lavato a fondo, scegliendo dei detergenti che non risultino tossici per il micio e che, possibilmente, siano amici dell’ambiente. Di seguito, qualche consiglio.
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Non è importante solo la sabbia, ma anche il contenitore che la ospiterà. Si è già trattata la differenza tra lettiere aperte e chiuse, in questo frangente si parlerà quindi dei materiali. Per essere facilmente lavabile, e duratura nel tempo, la scatola che conterrà il terriccio dovrà essere in metallo oppure in plastica. Nel primo caso, si potrà contare su un prodotto estremamente duraturo e facilmente igienico, considerato come possa essere pulito anche con soluzioni aggressive senza rischi di rovinarne i bordi. Nel secondo, si avrà a disposizione uno strumento estremamente versatile, leggero da trasportare, anche se più soggetto allo scolorimento nel tempo. In qualsiasi condizione, bisogna però evitare le soluzioni improvvisate in cartone o i contenitori usa e getta, perché non fanno altro che alimentare l’accumulo di rifiuti scarsamente riciclabili.
La pulizia profonda della lettiera dovrebbe essere effettuata almeno una volta alla settimana o più frequentemente, qualora il gatto producesse dei rifiuti particolarmente maleodoranti. Questo perché, nonostante la sabbietta o i ritrovati agglomeranti, alcuni residui di urina e feci rimangono incrostati sul fondo oppure sui lati del box, diffondendo così cattivo odore. Di seguito, alcuni rimedi naturali, ma ci si ricordi di indossare i guanti prima di procedere: il contatto diretto con batteri e altri eventuali agenti patogeni potrebbe essere molto pericoloso.