Gatto spaventato
Non è solo l’aggressività a caratterizzare in modo anomalo il comportamento del gatto, spesso un ruolo molto importante lo gioca la paura. Felini di solito socievoli improvvisamente diventati timidi, scostanti, sempre nascosti sotto i mobili: come comprendere questo disagio e come rassicurare l’animale?
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Sono molte le condizioni che possono aver generato una paura, spesso protratta per diverse settimane, nel gatto. E sono tutte accomunate da sintomi specifici e da precisi segnali comportamentali. Prima di procedere alla comprensione e alla risoluzione del problema, però, è importante una doverosa premessa: si inizia sempre con una visita dal veterinario, necessaria per escludere cause fisiche, come una malattia in corso, alla base del disagio del micio.
L’ansia e la paura si manifestano nel gatto sia con sintomi comportamentali che con precisi segnali fisici. Nel primo gruppo rientrano tutte le tendenze evitanti insolite: il felino si nasconde negli angoli più irraggiungibili della casa, rimane immobile sotto un letto per gran parte della giornata, fugge alla presenza di bambini oppure degli ospiti, si rannicchia quando ci si avvicina o evita il contatto fisico con il proprietario. Nel secondo gruppo, invece, si può annoverare:
Tali sintomi possono essere comuni a una lunga serie di condizioni e patologie, per questo il già citato ruolo del veterinario nella diagnosi è di fondamentale importanza. Le ragioni, invece, hanno quasi sempre a che vedere con un trauma, fisico o psicologico, che il gatto potrebbe aver subito anche all’insaputa dei proprietari: un’incidente con un elettrodomestico, il morso di un insetto, la rincorsa dai cani dei vicini, uno strumento della casa particolarmente rumoroso, violenze involontarie. Non si sottovaluti, inoltre, il ruolo della territorialità: il gatto potrebbe aver paura perché sente i suoi spazi minacciati, sia da estranei che da persone che ben conosce.
Dopo aver individuato la causa delle paure, sia da soli che con l’aiuto di un esperto di comportamento animale, si possono mettere in pratica delle tecniche per rassicurare il gatto e riportarlo alla normalità. Ci si deve però armare di ottima pazienza, perché il trattamento può estendersi anche per diverse settimane.
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Sempre il veterinario potrà consigliare, nei casi più gravi, anche dei rimedi naturali o farmacologici per ridurre lo stress. Molto efficaci sono i diffusori elettrici per gatti, pensati per rilasciare nell’ambiente degli specifici ferormoni con effetto calmante, non percepibili dall’olfatto umano. Anche un giocattolo a base di catnip, infine, potrebbe sortire lo stesso effetto.