Gatto nervoso
Sono molte le ragioni che possono condurre un gatto, normalmente pacifico, a vivere dei lunghi periodi di aggressività. Un nervosismo solo apparentemente immotivato poiché, così come si è già visto in un precedente intervento, molto spesso entra in gioco la minaccia della territorialità. Esistono degli esercizi che possono aiutare il micio a superare il suo stress?
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Così come già spiegato proprio nell’articolo dedicato alla territorialità, sono molte le situazioni che il gatto di casa potrebbe vivere come stressanti, tanto da affilare le unghie e attaccare il suo stesso proprietario. Di seguito, se ne ricorderanno le cause e si proporranno degli esercizi e dei giochi di contenzione.
La fase più importante del processo di rieducazione del gatto passa dall’identificazione di ciò che provoca disagio e nervosismo. Siccome le cause potrebbero essere fisiche, oltre che psicologiche, il primo step sarà una visita dal veterinario. I medici potranno infatti escludere la presenza di patologie in corso – ad esempio, i disturbi intestinali possono rendere Fufy particolarmente insofferente e scontroso – e accertare il disturbo del comportamento.
Escludendo tutte le cause fisiche, l’aggressività va a pari passo con la territorialità. Il gatto è un animale fortemente legato e geloso dei suoi spazi e, quando questi vengono minacciati o non sono consoni alle sue esigenze, può reagire in modo maldestro, anche per parecchie settimane consecutive. Le ragioni possono essere una casa poco a misura di gatto, una lettiera improvvisamente spostata dalla sua posizione consueta, un nuovo esemplare giunto nell’abitazione, la presenza degli animali dei vicini in giardino, un rumore costante, un elettrodomestico fastidioso e molto altro ancora. Per capirlo, bisogna osservare a fondo il comportamento del felino quando manifesta i primi sintomi di nervosismo: cosa è successo nel mentre? A chi, o a cosa, il suo gesto è rivolto? Quali abitudini interrompe lo scatto aggressivo? Con un po’ di pazienza, ed escludendo di volta in volta le cause, si arriverà alla vera motivazione.
Proprio come si è visto nell’intervento sulla territorialità, è importante innanzitutto intervenire sulle condizioni ambientali che agitano il micio. Si possono prevedere percorsi verticali con mensole, tubi o corde per permettere al gatto di aumentare il suo raggio d’azione e misurarsi con la casa da un altra prospettiva. Si può posizionare la lettiera nel luogo dove Fufy sembra preferire fare i suoi bisognini, quindi limitare la visuale verso l’esterno prevedendo tende su quelle finestre che permettono di osservare gli animali domestici dei vicini. Rinnovata la nuova casa a misura di quadrupede, si passa al gioco.
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