Orto biologico
L’orto biologico rappresenta un’ottima soluzione per chi ama coltivare ortaggi e verdure, nel modo più naturale e meno impattante possibile. Anche su spazi di dimensioni ridotte, come un piccolo giardino, si possono infatti applicare alcuni dettami dell’agricoltura biologica, una disciplina rispettosa dell’ambiente e delle esigenze naturali delle piante. D’altronde, i vantaggi sono i più disparati: da frutta e verdura più sana e gustosa, perché non contaminata da pesticidi, fino a terreni più fertili, passando per un consumo ridotto di acqua. Ma come fare un buon orto biologico?
Realizzare un piccolo orto biologico è abbastanza semplice, tuttavia è sempre utile valutare il clima tipico del proprio luogo di residenza e le varietà di ortaggi e verdura che si desidera coltivare. Su questo fronte, si consiglia di chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, qualche suggerimento.
Creare un orto biologico, soprattutto se di piccole o medie dimensioni, è un’attività che non richiede eccessivi sforzi. Tuttavia, potrebbe richiedere una dedizione maggiore rispetto a un orto classico e, ancora, la conoscenza di alcune tecniche consolidate da tempo diffuse in agricoltura biologica. Prima di partire, di conseguenza, è utile apprendere alcune delle regole di base di questa tipologia di coltivazione.
L’agricoltura biologica è una modalità di coltivazione che mette al centro la naturale fertilità del suolo e gli altrettanto naturali ritmi di crescita delle piante, promuovendo la biodiversità, preservando l’ambiente ed escludendo tecniche o soluzioni chimiche che possono essere contaminanti. Per questa ragione, prima di valutare la creazione di un orto biologico, è bene apprendere alcune regole di base:
Apprese le minime regole di base per la creazione di un orto biologico, il primo passaggio è relativo alla preparazione del terreno. Come già accennato, non si dovranno praticare delle lavorazioni eccessive sul suolo, per evitare di danneggiare il delicato equilibrio tra il terreno stesso e i suoi organismi. In linea generale, prima della semina o del trapianto, si procede con:
Se il piccolo appezzamento di terra di cui si dispone è già stato coltivato negli anni passati, per fertilizzare ulteriormente il suolo ci si può avvalere al sovescio, interrando le piante in eccesso della precedente stagione.
L’orto biologico non è la soluzione adatta per chi vuole dedicarsi alle monocolture o, ancora, a poche specie di verdure e ortaggi. Allo scopo di incentivare e proteggere la biodiversità, l’orto biologico si fa promotore di una buona varietà di piante coltivate, a volte anche fra di loro abbinate per incrementare la fertilità del terreno o, ancora, circondate da specie ornamentali che possano attirare insetti utili. Per questa ragione la fase di pianificazione dello spazio coltivato, così come la successiva semina e il trapianto, è importante.
In genere, si abbinano verdure e ortaggi dalle radici più superficiali con altre invece dalla crescita profonda dell’apparato radicale. Alcune consociazioni si rivelano poi particolarmente indicate:
L’orto biologico dovrà poi essere gestito avvalendosi di tecniche e strumenti a basso impatto e, in particolare, preferendo i rimedi naturali sulle soluzioni chimiche. Entrando maggiormente nel dettaglio:
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