Soprattutto d’estate ci si trova spesso di fronte a cani abbandonati. Il problema è sempre lo stesso: cosa fare? Chi chiamare? E come fare per adottarli? In molti sono convinti che se si trova un cane vagante per strada, lo si possa portare a casa e intestarselo.
O che basti mettere appelli tenendolo in casa propria fino a quando non si fa vivo il presunto proprietario. Ma no, non funziona così. Se il cane è vagante e non ha il microchip, non puoi semplicemente intestartelo: deve passare dall’Asl e dal canile di zona prima di poter pensare di adottarlo.
Peggio ancora se ha il microchip: anche se sei animato da buone intenzioni, se salta fuori il vero proprietario e ti sei tenuto quel cane vagante in casa senza avvisare l’Asl, il proprietario potrebbe tranquillamente denunciarti per furto.
Ogni anno in estate si assiste alla piaga dell’abbandono dei cani. Molte persone, infatti, prendono un cane spinti solo dall’ondata emotiva del momento o dall’aspetto carino del cucciolo, senza pensare però a come faranno quando devono andare in vacanza.
In alcuni casi, invece, l’abbandono è in realtà frutto di cani che non vengono tenuti in sicurezza come si dovrebbe. Vedi, per esempio, cani lasciati liberi di uscire dal recinto di casa, case con giardino senza recinzioni, guinzagli che si sganciano all’improvviso, cancelli e porte lasciati accidentalmente aperti.
Nel corso degli ultimi due anni, poi, il problema è peggiorato. Quando eravamo tutti bloccati in casa dal lockdown, infatti, sono stati adottati o acquistati tantissimi cani, spinti dalla noia del momento. Solo che molti di questi adottanti non hanno pensato a cosa fare una volta che il lockdown fosse finito e fossero tornati al lavoro.
Ecco che così, negli ultimi due anni, circa 117mila proprietari hanno dato via il proprio cane, quel cane preso con troppa leggerezza in precedenza.
Secondo una recente indagine, il 28,3% di chi ha preso un cane nel corso degli ultimi due anni lo ha fatto per alleggerire il lockdown e ben 196mila persone hanno ammesso di averlo preso per aggirare i limiti di mobilità che erano stati imposti dal Governo.
In generale, la procedura da seguire con i cani abbandonati è questa:
Se trovi dei cani abbandonati per strada, se sono socievoli segui la procedura vista prima: mettili in sicurezza e chiama i Servizi Veterinari dell’Asl per il recupero.
Ma non tutti i cani sono socievoli e si fanno acchiappare facilmente. In caso di cani vaganti che non si fanno avvicinare, puoi segnalarne la presenza all’Asl, che però non verrà a prenderli fino a quando i suddetti cani non saranno al chiuso da qualche parte. Ma in questa situazione puoi anche contattare le associazioni di volontari di zona che si occupano di aiutare a recuperare i cani persi e smarriti.
Se pensi che il cane possa rappresentare un rischio per la sicurezza degli automobilisti, avvisa anche Vigili o Carabinieri.
Se noti un cane randagio o abbandonato in autostrada, chiama il 112, spiegando quale sia il km dove lo hai visto. In questo caso, infatti, dovrà attivarsi la Polizia Stradale.
Se noti un cane randagio o abbandonato sui binari del treno, devi subito contattare la Polizia Ferroviaria (Polfer). Quest’ultima dovrà attivarsi non solo per cercare di recuperare in qualche modo il cane, ma anche per avvisare i treni che transitano in quel tratto di prestare attenzione, in alcuni casi arrivano a fermare i treni per permettere il recupero.
Anche in questo caso ogni settore della Polfer avrà il suo numero di telefono.
Come ogni anno, poi, salta fuori la bufala dei numeri di telefono da chiamare se si trovano cani abbandonati. Il problema è che i numeri che vengono forniti non sono più attivi.
La bufala in questione sostiene che chiamando quei numeri si attivino dei volontari pronti a soccorrere i cani in autostrada. I numeri che trovate in giro sono relativi a un servizio che era attivo a inizio 2000, servizio che non funziona più dal 2009 e a un numero dell’Enpa che era attivo negli anni 2000 e che adesso è di un’altra utenza.
Se vedi un cane vagante in autostrada, il numero che devi chiamare è il 112, chiedendo della Polizia Stradale.
Se vuoi adottare un cane abbandonato, l’iter da seguire deve passare tramite il canile. Se il cane trovato ha il microchip, infatti, i Servizi Veterinari risaliranno al proprietario e il cane gli verrà restituito.
Nel caso il cane non avesse il microchip, invece, il canile provvederà a inserirlo e, passati i tempi di legge, metterà quel cane in adozione. Solo allora potrai adottarlo. È una bufala, invece, quella secondo la quale i cani abbandonati e portati in canile vengano soppressi: in Italia è vietato.
Nel caso tu trovassi un annuncio di cane abbandonato su Facebook o sui social, prima di precipitarti ad adottarlo, assicurati solo che la gestione di quel cane vagante sia stata corretta. Se è un cane abbandonato, perché non si è passati tramite canile?
È un cane abbandonato o si tratta di una cessione volontaria? Il microchip a chi è intestato? Chi farà il passaggio di proprietà?
L’adozione dei cani abbandonati è positiva se fatta con consapevolezza, altrimenti torniamo all’inizio e al problema dei cani presi e abbandonati poco dopo solamente perché adottati spinti dall’emozione del momento.
Prima di adottare un cane è meglio farsi una lista dei pro e dei contro, valutando attentamente a cosa si andrà incontro anche in termini di tempo, gestione e soldi. Adottare un cane, infatti, non vuol dire solo fargli due carezze quando ci ricordiamo, ma vuol dire impegnare parte del nostro tempo e dei nostri soldi per garantirgli il corretto benessere psico-fisico.
Ricordati che:
Riassumiamo qui le 5 cose da sapere sui cani abbandonati:
Capito dunque cosa fare con i cani abbandonati? Niente alzate di testa e seguite la legge, onde evitare problemi legali e contestazioni. Qui trovi poi ulteriori consigli su cosa fare quando trovi cani e gatti abbandonati in estate.