Lo zenzero, o anche ginger come viene spesso indicato nelle regioni del Nord Italia e nei paesi del Nord Europa, è la radice di una pianta erbacea: lo Zingiber officinale Roscoe, di origine asiatica.
Il rizoma della pianta è la porzione che viene utilizzata come rimedio fitoterapico, perché è la fonte dei principali principi attivi: resine, mucillagini, zingiberene, gingeroli e shogaoli. Questi ultimi, in realtà, sono il prodotto della trasformazione che subiscono i gingeroli durante la naturale disidratazione ed essiccazione del rizoma.
L’antica medicina popolare cinese, l’ayurveda e l’erboristeria tradizionale riconoscono allo zenzero diverse proprietà. In particolare la tisana di zenzero ha dimostrato di essere efficace come:
Una tazza di tisana, preparata con la radice fresca o essiccata, può essere assunta due o tre volte nell’arco della giornata, quindi dolcificata a piacere con zucchero o miele. Questa la frequenza d’uso per tutte le indicazioni, ma non durante la gravidanza.
L’efficacia contro il vomito e la nausea dell’infuso di zenzero è da tempo dimostrata e provata anche da diversi studi scientifici: questo rimedio fitoterapico ha dimostrato di avere un’efficacia comparabile a quella di alcuni farmaci antinausea ed antivomito.
Soprattutto per le sue proprietà, non è raro che l’infuso di questa radice venga suggerito nei primi mesi di gravidanza per alleviare il fastidio delle classiche nausee.
Questa indicazione d’uso della tisana di zenzero è riportata anche nelle linee guida per l’assistenza prenatale del National Institute of Health and Care Excellence (NICE), in pratica il Sistema Sanitario inglese. Secondo la guida, è sufficiente bere una tisana con 1-2 grammi di radice di zenzero una volta al giorno. Anche la futura mamma potrà dolcificare l’infuso, a meno che non abbia specifiche controindicazioni dovute al rischio di diabete gestazionale.
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Per aumentare l’efficacia dello zenzero, può essere utile seguire anche alcuni accorgimenti come:
Lo zenzero, come tutte le piante medicinali, ha degli effetti avversi e non è raro che alcuni rimedi che lo contengano portino la dicitura “non usare in gravidanza ed allattamento”. Questa controindicazione all’uso potrebbe essere dovuta a due motivi:
Come sempre il migliore consiglio è quello di confrontarsi con il medico che sta seguendo la gravidanza e valutare con lui che cosa assumere per controllare le eventuali nausee mattutine.