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Sambucus Nigra: rimedio omeopatico

Il Sambucus Nigra è un rimedio omeopatico derivato dalla tintura madre di sambuco, ottenuta utilizzando foglie fresche e fiori. Non vengono tuttavia utilizzate le restanti parti in quanto velenose a causa della presenza di glicoside sambunigrina.

Il sambuco è una pianta comune all’interno del territorio italiano, come diffusa risulta anche in Europa e nell’Asia occidentale. Appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae, raggiunge in media i 4-6 metri di altezza e ha foglie grandi lunghe tra i 10 e i 30 centimetri.

Proprietà curative

Uno degli utilizzi principali del rimedio omeopatico noto come Sambucus Nigra interessa l’apparato respiratorio. Asma, tracheite, raucedine, dispnea, rinite acuta con secrezione tenace e laringiti stridule con la concomitanza di spasmi alla laringe sono patologie trattabili con tale soluzione.

A queste si aggiungono l’ostruzione nasale nei bambini, la tosse secca, rauca con dolore al di sotto dello sterno, soffocante. In caso di bronchite cronica o asma è possibile associare l’utilizzo di Sambucus Nigra con quello di Allium Cepa. In presenza o nel caso vi sia il rischio di sinusite si può associarne l’uso anche con Antimonium tartaricum e Chamomilla.

Il Sambucus Nigra è utilizzato anche nelle affezioni a carico delle articolazioni come artite, reumatismi acuti alle articolazioni con la comparsa di dolori alla colonna vertebrale, al collo e alle scapole, che possono comparire durante il movimento come anche a riposo.

Tale rimedio omeopatico viene utilizzato anche per il trattamento di pesantezza, tremore e intorpidimento, che possono presentarsi insieme a gonfiore e dolore, sia alle braccia (mani e avambracci) che alle gambe (dai piedi fino alle ginocchia).

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Sono infine interessati dall’utilizzo di Sambucus Nigra anche i reni, questo qualora si presentino affezioni renali con poliuria.

Dosaggio

Il dosaggio consigliato in caso di assunzione di Sambucus Nigra è con diluizione a 5 CH. Si dovranno assumere da 1 a 3 granuli, a seconda dell’intensità del disturbo, ogni 10-15 minuti. Al manifestarsi di miglioramenti occorrerà poi dilatare la frequenza di assunzione.

Published by
Claudio Schirru
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