Rosa canina
La rosa canina è una delle piante più diffuse sia nella tradizione popolare che in erboristeria. Questo perché il vegetale è ricco di proprietà curative, tanto da essere uno degli ingredienti di punta dei più svariati rimedi naturali. Ma quali sono le peculiarità del fiore e quando si utilizza?
La rosa canina è la rosa spontanea più comune in Italia: non è infatti improbabile scovarla in siepi e boschi, ma anche all’interno dei parchi cittadini. Appartenente alla famiglia delle rosacee, il nome deriva da Plinio il Vecchio, il quale sosteneva come il decotto delle radici fosse in grado di curare la rabbia, una malattia che spesso colpisce i cani e che può essere trasferita anche all’uomo con effetti del tutto letali. Di seguito, le principali applicazioni.
[BANNER_CODE]
La rosa canina ha proprietà immunomodulanti, antinfiammatorie, antiallergiche, antiossidanti e tonificanti, a seconda della parte della pianta che si deciderà di utilizzare. Le bacche prodotte sono estremamente ricche di vitamina C – si dice addirittura 50 volte più degli agrumi – e deriva proprio da questa alta concentrazione l’effetto immediato sul sistema immunitario. Inoltre, quando ben maturi, i frutti sono ricchi di tannini, carotenoidi, riboflavina, acido malico e citrico, carboidrati e pectine. La polpa e la buccia, invece, presentano molti bioflavonoidi utili al sistema cardiocircolatorio. Dalle foglie e dalle radici, invece, si ottiene un effetto prettamente immunostimolante, utile negli stati di raffreddamento, a cui si aggiunge una lieve azione antistaminica.
Data le uniche proprietà, tra sali minerali e vitamine, la rosa canina è da secoli utilizzata per i più svariati scopi di cura. Fra i principali, si possono trarre le seguenti indicazioni, da vagliare sempre con il proprio medico curante soprattutto in caso fosse già in corso un trattamento farmacologico canonico.
Disponibile in infusi, tintura madre o estratto secco titolato, si chieda consiglio al proprio erborista su dosi e modalità di assunzione a seconda del disturbo manifestato. In questo aggiornamento, invece, tutte le informazioni sui possibili effetti collaterali.