Ribes Rosso
Il ribes rosso è comunemente utilizzato per la preparazione di sciroppi, dolci o per il consumo diretto, soprattutto in estate. Non tutti sanno, però, come questa bacca presenti delle specifiche proprietà terapeutiche, che lo rendono l’ingrediente perfetto per molti rimedi naturali.
Coltivato in tutta Italia, il ribes rosso – il cui nome scientifico è Ribes Rubrum – è una bacca prodotta da una pianta delle sassifragacee, una famiglia di arbusti che si caratterizza per frutti a capsula o dalle piccole dimensioni. La raccolta avviene da giugno a settembre e l’assunzione è quasi sempre immediata – in macedonie oppure in sciroppi e dolci – perché le bacche sono delicate e tendono a decadere rapidamente. Di seguito, le specificità per la salute e gli impieghi più diffusi.
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Il ribes rosso, così come tutte le bacche in natura, è principalmente composto d’acqua: la quantità può arrivare raggiungere gli 80 punti percentuali. Oltre a questo, presenta un’elevata concentrazione di vitamine del gruppo A, B, C e K, così come minerali come calcio, ferro, sodio, zinco, fosforo e potassio. È utilizzato nella medicina tradizionale e in fitoterapia sin da tempi antichissimi, soprattutto perché pare sia un potente antinfiammatorio, oltre che un ottimo diuretico. Inoltre, sembra che agisca sulla produzione di cortisolo dalle ghiandole surrenali che, pur essendo l’ormone dello stress, è utile per preparare il corpo a combattere infezioni e agendi patogeni esterni. È infine un frutto ben digerito, anche se dati effettivi su eventuali intolleranze non sono disponibili, poiché il consumo è limitato rispetto ad altri capisaldi della nutrizione.
Dalle proprietà antifiammatorie e disintossicanti, così come già accennato, il ribes rosso trova applicazione nei più svariati rimedi della nonna, soprattutto quelli legati alla disintossicazione e alla pulizia dell’organismo. Fra i più comuni si elencano: