L'infografica Mutti sull'acqua
Anche la produzione di pomodoro per passate, sughi e salse può essere amica dell’ambiente? Si possono ridurre le risorse consumate dall’agricoltura, in un’ottica di sostenibilità ambientale? La risposta è certamente affermativa: lo spiega un’infografica di Mutti, noto produttore di prodotti e condimenti a base di pomodoro, grazie a una collaborazione con il WWF. Il segreto è nella riduzione del consumo dell’acqua e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Il progetto di sostenibilità avviato con il WWF parte innanzitutto dall’acqua. Le risorse idriche d’acqua dolce per la coltivazione sono per definizione limitate, così si è deciso di misurare l’impronta idrica (Water Footprint) suddividendo il prezioso liquido in tre tipologie: l’acqua verde o il volume d’acqua piovana, l’acqua blu ovvero il volume superficiale tratto per procedimenti agro-industriali quali l’irrigazione, l’acqua grigia o inquinata dai processi agro-industriali come il ricorso a pesticidi. Constatando come il 70-80% dell’acqua dolce sia usato proprio dall’agricoltura, Mutti ha quindi deciso di ridurre del 3% il suo footprint annuale, cercando di far più ampio ricorso all’acqua verde e all’acqua blu. Un risparmio davvero ingente, equivalente a:
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Per farlo, il gruppo interverrà sulla produzione del pomodoro con nuove tecnologie di irrigazione (acqua blu) e riducendo al minimo il ricorso a fertilizzanti e altri elementi tossici (acqua grigia). In aggiunta a questo, la società investirà sull’abbattimento del proprio Carbon Footprint regolando l’immissione in atmosfera di anidride carbonica. Questi gli interventi progettati:
Così facendo, Mutti arriverà alla riduzione del 19% del suo carbon footprint, con 2.694 tonnellate di CO2 emesse in meno, equivalenti a 12.250 voli aerei tra Londra e Milano.