Chi pensa che le auto elettriche siano destinate solamente alle città o alla mobilità su strade aperte al traffico si sbaglia, visto che da anni sono una presenza stabile nelle competizioni automobilistiche attraverso la Formula E. Ma il mondo delle monoposto è soltanto la punta dell’iceberg perché i motori elettrici stanno facendo progressi anche nelle categorie a ruote coperte dove corrono auto destinate alla produzione di serie. Non mancano prototipi pensati e realizzati per battere dei record e per studiare le potenzialità di questa nuova tipologia di veicoli in costante evoluzione.
La Formula E è un campionato giovane ma consolidato da diverse stagioni in cui le monoposto elettriche hanno dato spettacolo, sono state sviluppate ed hanno attratto piloti dal curriculum importante oltre a costruttori dai nomi blasonati. Ad oggi, brand importanti hanno accettato la sfida e marchi dallo spiccato appeal tecnologico come Audi sono protagonisti e investono costantemente per essere al vertice. Tra poco le vetture faranno un ulteriore passo avanti con la Gen2 EVO che sarà rivista nell’aerodinamica mediante nuovi alettoni anteriore e posteriore ed una pinna dorsale.
Non è ancora la Formula 1 ad impatto zero ma poco ci manca. Già nel passaggio dalla Gen 1 alla Gen 2 sono cambiati diversi elementi tra cui il pacco batterie che adesso consente di effettuare 1 gara intera, mentre negli anni precedenti obbligava i piloti ad un cambio di monoposto per non rimanere a secco di autonomia. Sono cresciute anche le prestazioni, 280 km/h di velocità massima contro 225 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h più rapido di 2,8 secondi a fronte di una potenza complessiva incrementata di 50 kW per un valore complessivo di 250 kW, ma sempre nell’ottica del contenimento dei costi, non a caso per lo stesso weekend di gara si utilizza il medesimo treno di pneumatici indipendentemente dalle condizioni meteo. Si tratta di coperture da 18 pollici, simili a quelle che si possono trovare sulle auto comuni, perché il fine delle gare è quello di effettuare un travaso tecnologico sul prodotto di serie. Tornando alla vettura di ultima generazione, la Gen 2 EVO appunto, tutti i team potranno contare su un telaio e su una scocca identici, ma ci sarà totale autonomia per realizzare i componenti elettrici e le parti del motore. Dunque, la sfida si fa più intrigante perché adesso si sposta sul piano tecnologico, e non c’è dubbio che darà i suoi frutti sui prossimi modelli destinati al pubblico che avranno migliori performance generali, maggiore autonomia e, nel complesso, un’efficienza superiore.
La Cupra scommette sull’elettrico in un campionato impegnativo come il TCR dove correrà la e-Racer, sorella ad impatto zero della Leon da competizione, capace di nascondere sotto le forme aerodinamiche e non poco aggressive un cuore potentissimo composto da 4 motori elettrici in grado di raggiungere ben 12.000 giri al minuto che agiscono al retrotreno. Infatti, la trazione è posteriore, per la gioia degli appassionati, mentre il pacco batterie da 23 pannelli abbassa il baricentro, vanta una potenza analoga a quella di 9.000 smartphone, e si ricarica in appena 40 minuti. Le prestazioni non temono il confronto con le avversarie dotate di motore termico sovralimentato, visto che lo 0-100 km/h è coperto in 3,2 secondi e che la velocità massima è di 270 km/h.
Bassa, larghissima, e con un’ala posteriore enorme, la Volkswagen ID.R è un laboratorio viaggiante che attinge a piene mani dall’aerodinamica della Porsche 919 Hybrid vincitrice a Le Mans e da un altro prototipo d’eccezione come l’Audi R18. Grazie ai suoi 2 motori elettrici eroga 680 CV e 650 Nm di coppia massima che spingono la vettura da appena 1.100 kg di peso da 0 a 100 km/h in soli 2,25 secondi. Prestazioni che le hanno consentito di mettere in bacheca diversi record come quello assoluto nella mitica gara in salita denominata Pikes Peak, del Nurburgring, di Goodwood e su un’altra salita celebre, quella di Monte Tianmen. Questi risultati e lo studio svolto sull’auto saranno fondamentali per realizzare nuove proposte sulla nuova piattaforma MEB, vetture che avranno un ruolo importante nel motorsport dei prossimi anni.