Con il termine lattoferrina si indica una sostanza presente nel latte di tutti i mammiferi. Venne analizzata per la prima volta nel latte bovino. La sostanza è presente anche nel latte materno: ogni litro ne contiene circa 2 grammi. È un particolare tipo di glicoproteina, la siderofillina: è la principale riserva di ferro presente nel latte. In quello bovino, è presente la lattoferrina bovina. Scopriamo insieme cos’è la lattoferrina, a cosa serve, quali sono proprietà e benefici e quando potrebbe essere necessaria o controindicata un’integrazione.
La lattoferrina (o lattotransferrina) è una glicoproteina, dentro la quale troviamo 703 aminoacidi. Per la prima volta è stata identificata nel 1939 nel latte vaccino. La troviamo in larga misura anche nel colostro umano o primo latte, ma anche nel latte materno. È famosa e usata per le sue proprietà antiossidanti e immunomodulatrici.
Il composto è presente nel latte e nelle secrezioni mucose come saliva, lacrime, oltre che nei granulociti neutrofili (cellule che appartengono al gruppo dei leucociti, che danno una risposta immunitaria nell’organismo di fronte all’attacco di agenti patogeni esterni).
Secondo il documento del Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”, la lattoferrina appartiene all’elenco “Sostanze con apporto massimo giornaliero definito”, pari a 200 mg ogni giorno. La proteina è rinomata per:
La lattoferrina è indispensabile a ogni età, per la sua capacità di contrastare le infezioni, di migliorare le difese immunitarie, di proteggere l’attività intestinale. Diventa fondamentale in caso di terapia a base di antibiotici, per promuovere la formazione di ceppi batterici intestinali amici della nostra salute, come il Lactobacillus o il Bifidobacterium, che dipendono dalla disponibilità di ferro nel nostro organismo.
Ovviamente ogni integrazione di lattoferrina, al di là di quella che possiamo assumere tramite l’assunzione di latte e derivati, va concertata con il medico curante.
Di solito il consumo di lattoferrina bovina è ben tollerato. In caso di integrazioni, è bene non prolungarne troppo a lungo l’assunzione, perché a dosi elevate può causare disturbi di varia natura come:
In gravidanza e in allattamento l’assunzione tramite l’alimentazione è sicura, mentre è bene non prendere integratori in questi momenti delicati della vita di una donna: mancano, infatti, studi a lungo termine sulla sicurezza di tali integratori nelle donne in stato interessante o che allattano al seno i propri figli. Ovviamente, in presenza di allergie, malattie o terapie in atto con farmaci di varia natura, prima di usare integratori è sempre bene chiedere consiglio al medico curante. Il dottore va comunque sempre interpellato prima di iniziare ogni trattamento: evitiamo sempre il fai da te.
Fonti: