Sottoponendosi a una semplice analisi del sangue è possibile accertarsi del proprio stato di salute o notare alcuni campanelli d’allarme da approfondire, possibili indici di malattie in corso anche se ancora silenti. A rendere possibile questo screening è l’emocromo, un test del sangue eseguito sia sugli adulti sia sui bambini, mirato a verificare specifici parametri ematici, confrontati successivamente con alcuni gruppi di valori ritenuti normali a seconda del sesso e dell’età anagrafica.
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L’emocromo, o esame emocromocitometrico, rappresenta sempre il primo step per effettuare uno screening preliminare
dello stato di salute di un individuo ma può essere prescritto anche per monitorare l’andamento di una terapia in corso, così come per inquadrare meglio una patologia sospetta confermando una diagnosi di infezione, infiammazione o altro.
Per sottoporsi al test dell’emocromo, generalmente, non è necessario essere a digiuno, condizione richiesta soprattutto quando a essere verificati sono anche i valori della glicemia nel sangue. Si tratta di una tipologia di analisi che ogni individuo dovrebbe eseguire almeno una volta ogni anno anche in assenza di una sintomatologia specifica, tuttavia diventa indispensabile in presenza di alcuni segnali che possono ricondurre a una condizione di anemia o di infezione, così come in tutti i casi in cui il medico curante deve escludere una malattia che riguarda le cellule del sangue.
Anche i pazienti che si sottopongono a trattamenti chemioterapici, o comunque particolarmente debilitanti, devono eseguire l’emocromo abbastanza spesso per tenere sotto controllo i valori del sangue e i possibili effetti collaterali di alcune tipologie di farmaci.
In generale si può affermare che l’emocromo è utile per monitorare tredici parametri del sangue, raggruppabili in tre categorie primarie relative rispettivamente ai globuli rossi, ai globuli bianchi e alle piastrine.
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Per quanto concerne il controllo dei globuli rossi, i parametri segnalati dall’emocromo da prendere in considerazione sono:
Generalmente i risultati dell’emocromo si compongono sia dei valori del sangue del paziente che si è sottoposto all’esame sia dei parametri di riferimento, con la segnalazione di eventuali anomalie. La lettura delle analisi deve essere sempre eseguita dal medico, il quale confronterà gli esiti e saprà interpretarli alla luce di sintomi o condizioni particolari.
Osserviamo la tabella con i valori di riferimento per tutte le voci contenute nell’emocromo:
Valori di Riferimento Emocromo | ||
|---|---|---|
| Emocromo | Donna | Uomo |
| Ematocrito(Hct) | 38-47% | 40-54% |
| Ematocrito(Hct) | 12-16 g/dl | 13,5-18 g/dl |
| Eritrociti/μl(RBC) | 4,2-5,4 x 106 | 4,6-6,2 x 106 |
| Volume corpuscolare medio (MCV) | 81-99 fl | 80-98 fl |
| Emoglobina corpuscolare media (MCH) | 26-32 pg | |
| Concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC) | 32-36% | |
| Ampiezza di distribuzione degli eritrociti(RDW) | 11,6-14,6% | |
| Reticolociti | 0,5-2,5% | |
In ogni caso, non è difficile capire se le cifre indicate rientrano nei parametri ritenuti nella normalità, che tuttavia potrebbero differire anche se di poco da un laboratorio analisi all’altro. Se l’emocromo è stato eseguito per valutare una sospetta condizione di anemia, ad esempio, le alterazioni riguarderanno la conta dei globuli rossi che sarà inferiore alla norma, mentre un aumento dei globuli bianchi è spesso indice di un’infezione in atto contro la quale l’organismo sta combattendo.