Saper disporre in modo appropriato le piante in un acquario d’acqua dolce è un’operazione fondamentale per ogni acquariofilo o aspirante tale, tanto quanto lo è conoscere le caratteristiche e le esigenze dei vegetali che andremo a inserire nella vasca.
Spesso, infatti, chi è alle prime armi tende a scegliere piante per l’acquario spinto da fattori estetici, dimenticando però che, proprio come i pesci, anche quelle piantine hanno delle necessità e delle peculiarità specifiche, che vanno quindi tenute in considerazione.
E quindi, proprio come bisogna conoscere le esigenze dei pesci che andremo a inserire nell’acquario, così pure dovremmo conoscere le esigenze delle piante, a cominciare dalla migliore posizione per loro all’interno della vasca.
Se selezionate e gestite attentamente, le piante acquatiche possono migliorare sensibilmente l’ecosistema e l’habitat della vasca, purificando l’acqua, evitando la proliferazione di alghe indesiderate e fornendo riparo e nascondiglio a pesciolini e gamberetti.
Ma dunque, come inserire le piante in un acquario d’acqua dolce? Vediamo a grandi linee quali sono le cose da sapere per creare un perfetto acquario con piante vere.
Le piante da inserire nell’acquario sono vendute solitamente all’interno di piccoli vasetti di plastica, e le loro radici sono spesso avvolte da una sorta di spugna o lanetta che viene impiegata per favorire la radicazione e fertilizzare la pianta. Questa spugna si chiama “grodan”, da togliere completamente prima di inserire la pianta nell’acquario.
Prima di questa operazione, rimuovi dunque ogni traccia di grodan (per le parti più fitte puoi utilizzare uno stuzzicadenti) e sciacqua le radici sotto il getto leggero dell’acqua del rubinetto. Così facendo, potrai eliminare ogni traccia di spugna e le sostanze dannose in essa contenute (come fertilizzanti e altri prodotti che, seppur benefici per la pianta, possono rivelarsi molto pericolosi per i pesci).
A questo punto, abbiamo la nostra piantina pulita e pronta per essere piantumata in un terreno adatto. Quest’ultimo deve prevedere un substrato di fondo, dove potranno fissarsi le radici della pianta, e uno strato di ghiaia da acquario, da sciacquare prima di inserirla nella vasca.
Sebbene le piante da acquario traggano nutrimento attraverso le foglie, anche dal fondo possono trarre delle sostanze nutritive, per cui periodicamente potresti aggiungere degli appositi fertilizzanti per piantine da acquario. Ad esempio, è possibile inserire delle compresse di fertilizzante nel substrato in prossimità delle radici.
Garantire un corretto apporto di nutrienti aiuterà a contrastare la crescita delle alghe e a prevenire l’accumulo di detriti. Affidati però ai consigli di una persona esperta, specialmente per quanto riguarda le quantità di prodotto. Tieni a mente che una fertilizzazione eccessiva può rivelarsi controproducente e danneggiare non solo le piante, ma anche i pesci e gli altri organismi che si trovano nella vasca.
Come tutte le piante, anche quelle acquatiche hanno bisogno di luce affinché avvenga la fotosintesi. Per questo motivo, i vegetali dovranno ricevere un’adeguata illuminazione, con l’utilizzo di una luce espressamente indicata per la coltivazione delle piante d’acquario.
La quantità di luce necessaria dipenderà dalle dimensioni della vasca, oltre che dalle necessità specifiche delle piante. Generalmente, però, sono necessarie circa 10-12 ore di luce al giorno.
E veniamo a uno dei punti più importanti per chi desidera sapere come si allestisce un acquario, e cioè la disposizione delle piante nella vasca.
Ogni tipo di piantina ha infatti delle precise caratteristiche ed esigenze di luce e spazio. Per facilitare il lavoro, si tendono a suddividere le piante in base a tre diverse tipologie:
Quando acquisti una pianta per acquario, informati sulle sue caratteristiche e necessità, scegli con attenzione dove piantarla e valutane l’effetto estetico sia a breve che a lungo termine, quando sarà diventata grande.
A questo punto, abbiamo ben chiaro dove inserire le piante, ma come fare? Prima di tutto, come abbiamo visto che sarà necessario rimuovere delicatamente la lanetta che circonda le radici, senza però danneggiare l’apparato radicale.
Sciacqua con leggera acqua corrente le radici e raggruppale utilizzando un’apposita pinzetta. Quindi, potrai creare un piccolo buco nel substrato e inserire le radici delicatamente sul fondo dell’acquario, facendo in modo che non fuoriescano e non si sollevino.
In tal caso, sempre con delicatezza, interra la radice fuoriuscita.
Per quanto riguarda l’aggancio delle piante da acquario senza fondo fertile, la procedura è leggermente diversa. In questo caso infatti si tratta di piante che crescono ancorate a legni o rocce, per cui bisognerà fare in modo che si leghino ad esse.
Per farlo, ti basterà posizionare la pianta in modo da far aderire le radici, che andranno poi fissate delicatamente con un filo di cotone o di nylon, da avvolgere più volte sulla pietra.
Con il passare del tempo, la pianta si allaccerà al supporto.
Quando si parla di piante per acquario, l’ideale sarebbe scegliere poche varietà ma in quantità consistenti. Se è vero che, quando si parla di vegetali, più ce n’è e meglio è, va anche considerato che bisogna usare il buonsenso.
Idealmente, per capire quante piante inserire nell’acquario ci si può affidare a una semplice formula: il numero di piante corrisponde alla lunghezza dell’acquario in centimetri moltiplicata per la larghezza e diviso per 50.
Nel caso di un acquario da 100 x 40 cm, il risultato sarà quindi di 80 piante.
Questo quantitativo corrisponderà al numero di piante adatte per ottenere un ecosistema equilibrato e favorire lo sviluppo delle piante. Nella scelta dei vegetali, ricorda però che è necessario lasciare abbastanza spazio vitale per i pesci.
In un acquario, le piante vere dovrebbero essere piantumate diverse settimane prima dell’arrivo dei pesci, cioè prima di inserire i tuoi piccoli amici con le pinne nella vasca, in modo che l’habitat sia ben avviato e pronto per accogliere i nuovi ospiti.
Lascia l’acquario attivo per almeno un mese, quindi aggiungi i pesci. Diversamente, potrebbero non essersi formati i batteri buoni che aiuteranno a riequilibrare l’acquario, a stabilizzare il pH e a prevenire le oscillazioni di nitrati e altri prodotti di scarto dannosi per gli animali.
Seguendo questi consigli, affidandoti alle indicazioni del tuo acquariofilo di fiducia, potrai creare un habitat sano e naturale per i tuoi pesci, per un suggestivo giardino acquatico.
Se l’idea di cimentarti nella coltivazione di piante in acquario non ti entusiasma granché, o se l’idea di creare un acquario olandese non è esattamente nelle tue corde, ci sono tanti altri modi per ridare vita a un vecchio acquario che non usi più.
Ad esempio, potresti convertirlo in terrario o paludario, oppure potresti trasformarlo in una serra per piante e cactus. In alternativa, ti consigliamo di creare un piccolo orto con piante aromatiche o un elegante acquario con piante grasse, da esporre in soggiorno o in giardino.