Legambiente divulga i dati raccolti grazie alla campagna Clean cities: ripartiamo dalle città, un’analisi legata alla mobilità all’interno dei capoluoghi italiani per una ripartenza ecologica e sostenibile.
In particolare per quanto riguarda la mobilità cittadina da Nord a Sud lungo tutta la penisola, una campagna che ha tenuto conto di quanto le città si siano spese in favore della creazione di nuove piste ciclabili e per l’impiego di automobili elettriche. Ma senza dimenticare la sicurezza cittadina e la riduzione dell’inquinamento atmosferico, attraverso un confronto aperto con le varie amministrazioni locali.
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Un controllo durato un mese intero, ma che rimarca ancora molte lacune nazionali e una distanza profonda dagli obiettivi prefissati per il 2030, un punto di arrivo necessario per la salute delle nostre realtà urbane.
Un bilancio che non soddisfa e che deve spingere a fare di più in fatto di rispetto dell’ambiente e mobilità sostenibile. Per una fruizione delle realtà cittadine che risulti meno impattante possibile, sia per il benessere stesso dei suoi abitanti che per il pianeta intero.
Questo l’obiettivo al quale punta Legambiente, così da giungere con le carte in regola all’appuntamento del 2030. Un’accelerazione necessaria in fatto di proposte, alternative per ridurre i livelli di inquinamento che attanagliano le nostre città.
Secondo i dati emersi aree urbane come Roma, Ancona, Cagliari, Catania, Padova, Perugia e Pescara sono ancora molto lontane dal minimo sindacale, in particolare per quanto riguarda gli indici legati al traffico e alla sicurezza.
Raggiungono invece faticosamente la sufficienza le città di Bologna, Milano e Firenze per aver lavorato in favore di politiche utili a potenziare la rete dei percorsi ciclabili, creando strade da affrontare a 30 e 20 all’ora, oltre a elettrificare i mezzi pubblici e migliorando l’offerta di sharing mobility.
Piccoli passi, ma necessari per queste città ma che dovrebbero estendersi per tutto il territorio italiano, Legambiente spinge a usufruire delle risorse messe in campo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Così da avviare un vero e proprio cambiamento green contrastando al contempo i cambiamenti climatici, in favore di città più sane, a misura d’uomo e per una mobilità sostenibile.