L’asino è un mammifero perissodattilo che fa parte della famiglia Equidae, sottofamiglia Equinae e tribù Equini. Viene considerato una sottospecie dell’asino selvatico africano, l’Equus africanus: tramite la domesticazione è stato selezionato a partire dalla sottospecie nubiana, l’Equss africanus africanus. Andiamo a conoscere meglio, dunque, il somaro, sinonimo di asino.
Questa è la classificazione scientifica degli asini:
Asini, muli e bardotti sono animali differenti. Partiamo dalla nascita:
In generale il mulo è leggermente più grande degli asini, è sterile e l’aspetto varia a seconda dei genitori. Rispetto al cavallo ha le orecchie più lunghe, mentre testa e zampe sono più massicce. La criniera è assai scarsa e gli occhi assomigliano a quelli degli asini.
Gli asini sono più piccoli sia del mulo che del cavallo. Le orecchie sono più lunghe di quelle del cavallo.
Il bardotto è un altro ibrido, è sterile, anche se ogni tanto le femmine possono essere fertili. Più simile a un cavallo ma più piccolo, ha le orecchie più grandi e la criniera più folta. Come i cavalli, nitrisce, mentre asino e mulo ragliano.
Altri ibridi sono quelli fra asini e zebre: si chiamano zonkey, sterili anche loro.
Gli asini sono stati addomesticati da parecchi millenni, ecco perché ne esistono tante razze, sparse in tutto il mondo. Alcune razze di asini sono riconosciute ufficialmente, con tanto di associazione che ne tutela l’allevamento, mentre altre, pur avendo dei caratteri ben specifici, non sono ancora protette da nessuna associazione. Inoltre alcune, purtroppo, si sono estinte.
Ecco le otto razze italiane di asini riconosciute:
Queste sono le razze di asini minori italiane o non riconosciute o estinte:
Queste sono le razze asinine dell’Unione Europea:
Abbiamo anche razze estere di asini:
Infine esistono razze di asini selvatiche:
Gli asini sono diffusi in tutto il mondo, considerando popolazioni domestiche e popolazioni selvatiche. In America e Australia ci sono diversi asini selvatici.
L‘asino, come aspetto, è molto simile a un cavallo, solo che è più piccolo e compatto. Molto robusto e tendenzialmente mansueto, ha le orecchie più lunghe e la criniera più rada. Il colore del mantello varia a seconda della razza, ma solitamente è sui toni del grigio, con addome, muso e zona perioculare bianchi.
Ci sono alcuni asini più che altro neri, come quello nero di Berry o marroni come quello mulattiere del Poitou. Talvolta le razze con mantello grigio hanno un disegno sulla schiena a forma di croce nera detta “croce di Sant’Andrea”.
Il peso degli asini varia un po’ a seconda della razza: un adulto pesa sui 250 kg ed è alto 110 cm al garrese. La durata di vita media degli asini è di 27-40 anni. La coda è ricoperta di pelo corto con un ciuffo più l’ungo all’estremità (ricorda un po’ quello dei bovini). Il pelo è lungo e più spesso rispetto a quello dei cavalli.
Gli zoccoli sono più verticali rispetto a quelli dei cavalli e raramente vengono ferrati, tranne per gli asini destinati al lavoro. La vista è ad ampio raggio in quanto gli occhi sono posizionati lateralmente.
Non è capace di guardare in alto, ma di notte ci vede abbastanza bene. Riesce anche a distinguere alcuni colori, fra cui il rosso dal blu, il verde dal grigio. Il labbro superiore ha una notevole sensibilità tattile. Anche l’olfatto è molto sviluppato. Sa anche riconoscere parecchi sapori, molti di più rispetto ad altri erbivori.
La durata della gravidanza di un’asina è di 11-14 mesi, anche se la media è di 362 giorni. Subito dopo il parto è possibile che l’asina abbia un nuovo calore.
Gli asini non sono per niente animali pigri e testardi. Anche il fatto che siano cocciuti è segno di intelligenza: quando si impuntano e non vogliono procedere, c’è sempre un motivo, probabilmente un possibile pericolo che noi non riusciamo a vedere.
Sono così intelligenti che molti di loro riescono a imparare come aprire i cancelli, semplicemente osservando come li apriamo noi. Sono sempre molto attenti e vigili, non sfugge niente. Hanno anche un’ottima memoria, ricordando tutte le persone che hanno conosciuto in passato.
Da adulti gli asini rimangono animali molto curiosi: apprezzano esplorare l’ambiente circostante, mentre i cuccioli sono estremamente giocosi. Esattamente come i cavalli, gli asini sono animali sociali da branco: hanno bisogno di stare insieme ai simili, agli umani o ad altri animali (legano molto anche con altri equini).
Ma attenzione alla convivenza con animali di taglia inferiore, perché a volte li scambiano per possibili minacce.
Gli asini mangiano le stesse cose del cavallo: sono animali erbivori, quindi si nutrono principalmente di erba e fieno, meglio quello tardivo o di secondo taglio. Come i cavalli, pascolano e brucano l’erba. Alimenti concentrati vanno dati solo in determinate circostanze, in base al consiglio del veterinario.
Qualche piccola curiosità sugli asini:
L’asino, più che animale domestico, può essere definito un ottimo animale da fattoria: richiede un ricovero specifico, con registrazioni e controlli da parte dell’Asl. È molto intelligente, si affeziona ai suoi umani, anche se può dimostrarsi cocciuto. Per la sua cura è necessario rivolgersi a un veterinario esperto in cavalli.