Peli del gatto
È normale che il gatto, soprattutto a ridosso con la primavera e l’estate, perda pelo in grande quantità: con il cambio della temperatura, il felino attraversa la fase della muta e sostituisce il suo manto, per renderlo più leggero e fresco. Vi sono casi, però, dove la perdita del pelo del gatto assume dei contorni patologici, tanto da essere addirittura definita alopecia. Quali sono le cause e come porvi rimedio?
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Per alopecia si intende una condizione in cui il gatto si ritrova a perdere grandi quantità di pelo, delle vere e proprie ciocche, tanto da ricoprire l’intero corpo con delle chiazze assolutamente glabre. Le cause possono essere molteplici, da una dermatite a un’allergia, e devono essere sempre diagnosticate dal proprio medico di fiducia.
Oltre all’evidente caduta del manto, che sia completa o a chiazze, vi sono altri sintomi che rendono la vita del micio di casa particolarmente difficoltosa. Il primo è il prurito, spesso associato alle dermatiti o alle infezioni parassitarie, con cui l’animale difficilmente riuscirà a convivere. La caduta del pelo porta poi a numerosi sintomi secondari, dovuti sia alla malattia che alle azioni che il gatto stesso mette in atto: grattandosi, ad esempio, la pelle può risultare screpolata e squamosa, arrossata, sanguinante per le microferite o ricoperta di piccoli brufoli, questi ultimi dovuti ai peli che tentano di ricrescere ma non trovano una via d’uscita nella pelle ispessita e incrostata. Non di rado si manifestano delle scottature derivanti dall’esposizione al sole, perché il manto del gatto funge anche da protettore solare.
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Sono molte le cause che possono portare al gatto a diversi stadi della perdita del pelo, da moderata a grave, passando per l’alopecia conclamata. Di seguito, alcuni dei casi più frequenti:
Le cure, sempre definite dal veterinario, dipendono da quale sia la patologia responsabile della caduta. Vi potranno essere delle applicazioni topiche, sia per eliminare parassiti che per lenire l’irritazione della pelle, così come cicli di antibiotici e antivirali, ma anche antistaminici in caso di dermatiti allergiche. È bene mantenere in casa il gatto dal corpo ricoperto di chiazze o, in alternativa, ricorrere a protettori solari per animali. È molto importante non utilizzare quelli comuni da spiaggia o comunque dedicati all’uomo, perché il micio potrebbe leccarne il contenuto nel tentativo di pulirsi. Infine, sebbene il gatto non sia normalmente amante dell’acqua, possono essere utili dei bagni o dei tamponamenti con acqua e farina d’avena, per ridurre il prurito.