Ministero della salute richiama lotto di acciughe Vicente Marina: rischio istamina oltre i limiti
Il Ministero della Salute ha recentemente emesso un avviso urgente rivolto ai consumatori italiani riguardo a un richiamo alimentare che coinvolge un lotto specifico di filetti di acciughe in olio d’oliva. L’allerta sottolinea la necessità di prestare massima attenzione ai prodotti ittici acquistati, in particolare quelli che potrebbero contenere sostanze pericolose per la salute umana.
Il richiamo riguarda un lotto di filetti di acciughe in olio d’oliva commercializzati con il marchio Vicente Marina, nello specifico la linea denominata Riserva Speciale Mar Cantabrico. L’allerta è stata diramata a seguito del riscontro di livelli di istamina superiori ai limiti di legge stabiliti dalla normativa italiana in materia di sicurezza alimentare.
Il prodotto interessato è confezionato in scatolette da 50 grammi, con il lotto numero 25150 e una data di scadenza fissata al 30 maggio 2026. La produzione è attribuita all’azienda Conservas y Salazones Linda Playa S.A., con stabilimento situato a Colindres, in Spagna, mentre la distribuzione è gestita da Comarcon Sas di Giuseppe Marino & C.
Il Ministero raccomanda vivamente ai consumatori che dovessero possedere questo lotto di prodotto di non consumarlo e di restituirlo immediatamente presso il punto vendita dove è stato acquistato, al fine di evitare rischi sanitari.
L’istamina è una sostanza chimica che può svilupparsi nel pesce quando non viene conservato correttamente a basse temperature. La sua presenza in quantità eccessive può causare reazioni allergiche o intossicazioni, comunemente note come “sindrome sgombroide”, con sintomi che includono nausea, mal di testa, prurito, gonfiore e difficoltà respiratorie.
Il monitoraggio e il controllo dell’istamina nei prodotti ittici rappresentano una delle priorità del Ministero della Salute, che periodicamente emette allerte e richiami per tutelare la salute pubblica. L’attenzione è particolarmente alta per prodotti come carne e pesce, dove il rischio di contaminazione è più elevato.
Il Ministero della Salute, con sede a Roma in viale Giorgio Ribotta, 5, è l’ente preposto alla tutela della salute pubblica in Italia. Attraverso le sue diverse direzioni generali, tra cui la Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, il ministero coordina le attività di controllo e vigilanza su tutto il territorio nazionale.
Nel caso di allerta alimentare, il Ministero si avvale anche del supporto dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) per effettuare ispezioni e sequestri, assicurando il rispetto delle normative vigenti. La comunicazione tempestiva ai consumatori è uno degli strumenti fondamentali per prevenire rischi sanitari legati al consumo di alimenti contaminati o non conformi.
Gli esperti invitano i cittadini a prestare sempre attenzione alle informazioni riportate sulle confezioni degli alimenti, verificando attentamente marchio, lotto e data di scadenza. In caso di dubbio o sospetto, è consigliato consultare i siti ufficiali del Ministero della Salute o rivolgersi direttamente ai punti vendita.
I rivenditori hanno l’obbligo di ritirare dal commercio i prodotti segnalati e di informare la propria clientela, garantendo così un’efficace catena di sicurezza alimentare. La collaborazione tra istituzioni, produttori e consumatori è essenziale per evitare l’insorgenza di problemi di salute pubblica derivanti da alimenti contaminati.
L’attenzione verso la sicurezza alimentare rimane una priorità costante, e il recente richiamo dei filetti di acciughe sott’olio ne è ulteriore dimostrazione. Il Ministero della Salute continuerà a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti tempestivi per tutelare la salute degli italiani.