Proteggere i mari e le coste è un dovere fondamentale. Per questo motivo l’ISPRA ha annunciato l’avvio del MER (acronimo per Marine Ecosystem Restoration), il grande progetto di mappatura dei mari italiani e della costa. Per poter realizzare un tale progetto sarà necessario utilizzare la tecnologia LiDAR. Il consorzio guidato da Fugro sfrutterà la sua tecnologia per poter mappare le coste, in modo da poter preservare e ripristinare gli ecosistemi marini.
Si sa già che la mappatura interesserà tutte le coste italiane, con particolare focus delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, usando sensori all’avanguardia (i LiDAR) e sensori ottici aviotrasporati, gravimetria aerea e sensori satellitari. L’intenzione è quella di riuscire a coprire una superficie totale di 10.200 km2, utilizzando anche un veicolo sottomarino autonomo che permetterà di osservare direttamente ben 4mila chilometri di costa.
L’idea è quella di riuscire a creare una sorta di Atlante digitale dei mari italiani. Grazie al sensore LiDAR sarà possibile ottenere preziose informazioni in merito alla scoperta di nuove specie e habitat, in modo anche da preservare la biodiversità marina.
18 i progetti approvati dall’ISPRA e che coinvolgono aree marine protette, Parchi Nazionali e più di 29 Zone Speciali di Conservazione stabilite dall’Unione Europea. 91 i campi di ormeggio che verranno installati entro il 2026, portando così il totale a 1.769.
Inoltre fra poco sarà anche pubblicato un bando di gara per l’acquisizione di una nuova nave da ricerca oceanografica, grazie alla collaborazione con la Marina Militare. Ovviamente, poi, per raggruppare e analizzare tutte le informazioni ricavate, ecco che verrà costruita un’apposita piattaforma informativa che permetterà di valutare quanto siano sostenibili le attività marine e di pianificare quali misure adottare per affrontare i problemi che i cambiamenti climatici stanno causando nel Mar Mediterraneo.
Il Progetto PNRR MER fa parte del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. L’ISPRA sarà il soggetto attuatore di tale progetto, mentre al Ministero per per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica toccherà amministrare i finanziamenti di 400 milioni di euro per il 2022-2026. Diversi gli scopi del MER:
Il tutto sarà reso possibile anche dall’acquisto di una nuovissima unità navale oceanografica, dotata di apparecchi tecnologici capaci di sondare i fondali marini fino a 4ila metri.
Queste alcune delle attività più importanti previste all’interno del Progetto:
Fonti: