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L’ANSES lancia un avviso contro l’uso di integratori dimagranti a base di Garcinia cambogia.

Il 5 marzo 2025, l’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza Alimentare, Ambientale e del Lavoro (ANSES) ha lanciato un allerta riguardo all’uso di integratori a base di Garcinia cambogia, a seguito di un tragico caso di epatite fulminante e di numerose segnalazioni di effetti collaterali gravi. Questa pianta è frequentemente utilizzata in vari prodotti per la perdita di peso, tra cui marchi noti come Herbalife e Kilocal, grazie alle presunte proprietà dimagranti dell’acido idrossicitrico (HCA) contenuto nel suo frutto.

Rischi associati agli integratori di garcinia

La situazione ha spinto l’ANSES a condurre un’analisi approfondita degli effetti collaterali legati all’assunzione di questi integratori, esaminando le segnalazioni provenienti dai sistemi di sorveglianza in Francia, Europa e Nord America, oltre alla letteratura scientifica. Tra il 2009 e il 2024, in Francia sono stati documentati 38 casi di danni epatici, disturbi psichiatrici, pancreatiti, problemi cardiaci e rabdomiolisi. A livello globale, il numero di effetti indesiderati è ancora più elevato. In Italia, il sistema di sorveglianza ha registrato circa venti casi di reazioni avverse tra il 2002 e il 2019, principalmente legati a problematiche epatiche e cardiache.

Esempi di integratori contenenti Garcinia cambogia. Il marchio Kilocal non evidenzia la presenza della pianta sulla confezione, ma è presente tra gli ingredienti.

Molti dei soggetti che hanno riportato effetti collaterali avevano già patologie preesistenti, come disturbi psichiatrici, pancreatite, epatite, diabete, obesità e ipertensione, o stavano assumendo farmaci antiretrovirali e antidepressivi. Tuttavia, anche persone senza particolari problemi di salute hanno sperimentato reazioni avverse gravi, inclusa la pancreatite e l’epatite.

Indicazioni dell’ANSES

In risposta a questa situazione allarmante, l’ANSES ha fortemente sconsigliato il consumo di prodotti contenenti Garcinia cambogia. La mancanza di evidenze scientifiche a supporto dell’efficacia di questi integratori, in particolare per quanto riguarda il controllo del peso e la riduzione dell’appetito, ha spinto l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) a intraprendere un’analisi dei rischi associati all’assunzione di acido idrossicitrico. Tale valutazione potrebbe portare a restrizioni o addirittura al divieto dell’uso di Garcinia cambogia negli integratori alimentari.

In Italia, a seguito delle preoccupazioni emerse, il Ministero della Salute ha imposto che, entro il 31 dicembre 2021, le etichette degli integratori contenenti Garcinia cambogia riportassero un avviso importante: “AVVERTENZA IMPORTANTE: qualora a seguito dell’uso del prodotto insorgano dei disturbi, a carico ad esempio della funzione epatica o del sistema nervoso centrale, interrompere l’assunzione e sentire il parere del medico.”

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos IA

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Patrizio Libanori
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