I globuli rossi o emazie sono cellule del sangue. Morfologicamente sono molto particolari: hanno una superficie discoidale biconcava; a differenza delle principali linee cellulari dell’organismo sono prive di nucleo nella loro forma matura. Questa particolare forma permette loro di scorrere con facilità all’interno dei capillari, che rappresentano i vasi di più piccolo calibro dell’organismo.
Vengono prodotti nel midollo osseo attraverso un complesso processo che prende il nome di eritropoiesi. L’eritropoietina che è una glicoproteina rilasciata dalle cellule juxtaglomerulari del nefrone renale e in piccola percentuale dal fegato fa sì che il midollo inizi a produrre i precursori dei globuli rossi.
Questi ultimi devono subire numerosi processi di sviluppo prima di divenire maturi, e vengono immessi in circolo come eritroblasti prima e reticolociti poi (cellule molto grandi e dotate di nucleo). Nel torrente circolatorio i globuli rossi perdono il nucleo e restano vitali per circa 120 giorni. In questa sede svolgeranno le loro funzioni.
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Una volta invecchiati o alterati nella loro morfologia i globuli rossi vengono distrutti nella milza e in minima parte nei vasi dal processo di emocateresi. Gli istiociti sono le cellule deputate alla loro degradazione in piccoli frammenti e digestione. L’emoglobina contenuta nei globuli rossi viene scissa in gruppo eme, globina e ferro.
Il ferro in parte viene riutilizzato dal midollo per creare nuovi globuli rossi in parte forma la ferritina dei tessuti, l’eme entra a far parte della composizione della bilirubina mentre la globina viene invece fagocitata e distrutta dal sistema reticolo-endoteliale.
La funzione principale dei globuli rossi è quella di trasportare l’ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici e di recuperare l’anidride carbonica dalla periferia favorendone l’eliminazione attraverso la respirazione. L’ossigeno si lega all’emoglobina attraverso il gruppo eme (ogni proteina riesce a legare circa 4 molecole di ossigeno). Nei tessuti periferici, avidi di ossigeno, si ha il distacco dell’ossigeno dall’emoglobina che a sua volta si carica di anidride carbonica che rappresenta il prodotto di scarto del metabolismo cellulare.
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Grazie ai globuli rossi che fanno da spola tra polmoni e tessuti periferici si crea un equilibrio tra ossigeno utilizzato e anidride carbonica eliminata; in corso di anemie gravi i soggetti sono dispnoici e necessitano di un supporto di ossigeno proprio perchè vengono a mancare i globuli rossi che sono i trasportatori di questo gas.
Con l’esame emocromocitometrico riusciamo ad avere importanti informazioni riguardo i globuli rossi del sangue. Nelle donne i normali valori sono 4-5.5 milioni per mm cubo di sangue; negli uomini sono invece 4.5-6 milioni per mm cubo di sangue; nei bambini 3-4 milioni per mm cubo di sangue. L’emocromo da altre importanti informazioni sulle emazie attraverso i seguenti indici:
Importante è che ad ogni esame emocromocitometrico segua la lettura dello striscio di sangue fatto su vetrino che permette di avere importanti informazioni riguardo forma, dimensione, numero per campo, contenuto di emoglobina e presenza o assenza di globuli rossi nucleati (indice di rigenerazione cellulare).