Andrea Rossi ha rilasciato una nuova intervista. Si tratta di una breve chiacchierata con Frank Acland, che E-Cat World ha pubblicato sotto forma di riassunto – l’intervistatore ha avuto un problema tecnico e non è riuscito registrare la voce dell’ingegnere italiano. Le rivelazioni stavolta sono tante ed è il caso di riassumerle schematicamente:
Ma la rivelazione più grande riguarda un altro settore importante del lavoro di Andrea Rossi: la produzione di energia elettrica dall’E-Cat. Dalle parole di Acland, che riportano quelle dell’ingegnere italiano, scopriamo non solo che ci sono stati profondi progressi, grazie anche all’apporto nientemeno che della Siemens, ma abbiamo capito anche quali dovrebbero essere i problemi in questa procedura. In effetti, in molti si erano chiesti per quale motivo non si potesse utilizzare un normalissimo generatore elettrico a base di una banale dinamo.[BANNER_CODE]
In realtà, spiega Rossi, l’E-Cat non lavora bene a temperature altissime e occorre allora pensare un generatore che riesca a trasformare in energia con una buona efficienza in situazioni meno ottimali di quelle di una normale centrale termoelettrica (o nucleare). La Siemens avrebbe fatto sperimentare a Rossi una turbina in grado di produrre energia elettrica con un efficienza del 30% in una situazione termica di 250° (meno della metà di quella a cui lavorano solitamente le attuali centrali). Inutile dire che Rossi è rimasto piacevolmente sorpreso e colpito da questo successo. I tempi per avere la prima centrale elettrica a fusione fredda nichel-idrogeno potrebbero essersi ridotti di molto.
Come sempre, nelle sue interviste Andrea Rossi dà molte informazioni, ma pochi nomi e certezze. Ai lettori il compito di valutare la sua attendibilità.