La cannabis light, o leggera, rappresenta una variante della nota pianta di canapa che grazie alla sua particolare composizione non viene annoverata tra le sostanze stupefacenti. Si ricava dalle infiorescenze femminili della Canapa Light Sativa e presenta bassissime o nulle concentrazioni di THC, acronimo di tetraidrocannabinolo, responsabile della maggior parte delle alterazioni e degli effetti psicotici provocati dall’assunzione di cannabis.
[ghshortpost url=”https://www.greenstyle.it/cannabis-oms-ne-rivalutera-gli-effetti-scientifici-249451.html” title=”Cannabis: OMS ne rivaluterà gli effetti scientifici” layout=”post_inside”]
Peculiarità della cannabis light sono sia la quasi totale assenza di TCH che non supera mai la soglia di legalità stabilita dalla legge pari allo 0,6% del totale, sia la presenza di elevate dosi di CBD (cannabidiolo), elemento non psicoattivo che sembra portare anche diversi benefici.
La cannabis light vanta una lunga serie di proprietà sebbene non debba essere confusa con la cannabis terapeutica, detta anche FM-2 e utilizzata in modo esclusivo in ambito sanitario anche per la preparazione di farmaci galenici, ovviamente da acquistare e assumere sotto stretto controllo medico. Sebbene le caratteristiche legate al sapore e all’odore della variante “leggera” non siano dissimili da quelle della cannabis vera e propria, a fare la differenza è il basso quantitativo di TCH compensato da notevoli dosi di cannabidiolo che può sfiorare anche il 10%. Questa composizione consente a chi fa uso di questa sostanza di constatare alcuni benefici senza tuttavia accusare problemi o limitazioni.
Gli effetti benefici del cannabidiolo spaziano dal rilassamento alla riduzione di ansia e attacchi di panico, riuscendo perfino a limitare le conseguenze generate dall’assunzione di THC favorendo una risposta positiva da parte dell’organismo in generale. Altri benefici riguardano:
[ghshortpost url=”https://www.greenstyle.it/cannabis-light-arriva-lo-stop-dal-consiglio-superiore-sanita-249438.html” title=”Cannabis light: arriva lo stop dal Consiglio Superiore di Sanità” layout=”post_inside”]
I rivenditori di prodotti a base di cannabis light autorizzati in seguito alla liberalizzazione di tali sostanze sono numerosi anche in Italia, tuttavia una decisione del Consiglio Superiore di Sanità, che risale al 21 giugno 2018, impone specifiche restrizioni a riguardo. Interpellato dal Ministero della Salute, infatti, il CSS ha messo in evidenza come non sia stato effettivamente preso in considerazione il rischio che deriva dall’assunzione di cannabis leggera soprattutto in presenza di condizioni particolari, dalla gravidanza a specifiche patologie fino alla contemporanea assunzione di farmaci. Lo stop imposto dal CSS, quindi, avrà conseguenze notevoli sulla vendita e sulla possibilità di reperire facilmente questo tipo di sostanze.