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Salute

Candida intestinale: cause, sintomi e rimedi naturali

La candida intestinale, o candidosi intestinale, è un’infezione che colpisce l’intestino causata dal proliferare incontrollato di un fungo saprofita, soprattutto il Candida albicans. Sebbene questo organismo sia spesso presente nel corpo umano, è solo una crescita esagerata a causare danni e problemi di salute in quanto il sistema immunitario non è più in grado di controllarlo.

Solo in alcuni casi, quindi, il fungo della candida si rivela aggressivo e cessa di essere innocuo o addirittura benefico per l’organismo, originando infezioni che se non curate in modo adeguato possono diffondersi ad altri organi e generare patologie di varia gravità.

Cause e sintomi

A provocare la candida intestinale è solitamente un indebolimento delle difese immunitarie, dovuto a vari motivi: è possibile, ad esempio, che la flora batterica intestinale abbia subito alterazioni a causa dell’assunzione prolungata di farmaci, oppure che l’organismo sia colpito da forte stress. Dietro il proliferare della candida in modo patologico, inoltre, possono celarsi una condizione di malnutrizione e forte carenza vitaminica o perfino squilibri ormonali. Anche chi abusa di alcolici o di tabacco, inoltre, diventa un soggetto a rischio.

La candida intestinale, inoltre, può essere trasmessa in vari modi:

  • attraverso il contatto oro-fecale;
  • tramite rapporti sessuali oro-genitali;
  • da madre a figlio con il parto o l’allattamento;
  • portando alla bocca oggetti contaminati.

Per quanto riguarda i sintomi, la candidosi intestinale si manifesta attraverso un insieme di squilibri e disagi che riguardano principalmente l’apparato gastrointestinale:

  • gonfiore addominale;
  • perdita di peso;
  • crampi;
  • stipsi o diarrea, spesso alternate;
  • disturbi a livello digestivo;
  • malessere generale;
  • stanchezza persistente;
  • febbre e dolori muscolari;
  • giramenti di testa e cefalea;
  • prurito e bruciore anale.

Il primo step per ottenere una diagnosi corretta è l’analisi delle feci volto a rilevare la presenza di questi funghi a livello intestinale. Sarà poi il medico curante a consigliare una eventuale terapia farmacologica, prescrivendo medicinali antifungini. Diagnosticare e curare la candida per tempo è molto importante, infatti un mancato intervento rischia di condurre a complicazioni anche gravi. Qualora l’infezione non sia curata, ad esempio, potrebbe innescare una vera e propria sepsi a livello sistemico diffondendo l’infezione attraverso il sangue, ma è anche probabile andare incontro a coliti ed enteriti ai danni dell’intestino. Sono in molti a sostenere, inoltre, che la candidosi intestinale favorisca lo sviluppo di intolleranze alimentari e allergie.

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Rimedi naturali

La terapia consigliata dal medico è sempre fondamentale per curare la candida intestinale, soprattutto per evitare tutte le possibili complicazioni. Anche l’alimentazione svolge un ruolo primario, infatti è preferibile limitare il consumo di alcune categorie di cibi: gli zuccheri della frutta e i carboidrati semplici, principale nutrimento per questa tipologia di funghi, devono essere ridotti ma non eliminati del tutto, sostituendo le farine meno raffinate con la classica farina bianca. Anche i lieviti devono essere limitati, così come le bevande a base di caffeina e i salumi. Il latte vaccino infine, dovrebbe essere sostituito o alternato con il latte vegetale. Potrebbe essere molto utile, una volta portata a termine la terapia farmacologica, introdurre fermenti lattici o probiotici per ristabilizzare la flora batterica intestinale.

Published by
Giulia Ferrari
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