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Zaffiro: caratteristiche, proprietà, usi e significato della pietra preziosa

Fra le pietre preziose più amate c'è lo zaffiro. Questa varietà di corindone si presenta di diversi colori: ecco proprietà fisiche, tagli e zaffiri famosi.

Zaffiro: caratteristiche, proprietà, usi e significato della pietra preziosa

Fonte immagine: Wikimedia Commons

Fra le pietre preziose, una delle più belle e amate è lo zaffiro. Con le sue varie tonalità di blu notte e azzurro, trova impiego soprattutto nel settore dell’oreficeria. Oltre che per realizzare anelli e collane, viene usato anche per creare i vetri degli orologi.

La maggior parte degli zaffiri proviene da Australia, Sri Lanka, con particolare riferimento agli zaffiri dell’isola di Ceylon, in passato fra i più gettonati, Thailandia, Myanmar, Vietnam, Cambogia, India e anche Madagascar.

In Italia, invece, si possono trovare piccoli cristalli di zaffiro nella calcite del Terminillo.

Zaffiri: generalità su questa pietra preziosa

zaffiro blu
Fonte: I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Lo zaffiro è una varietà di corindone, come il rubino. Dal punto di vista chimico è un ossido di alluminio, con formula chimica Al2O3, allocromatico. Queste le sue proprietà fisiche:

  • durezza sulla Scala di Mohs: 9
  • colore: diverse tonalità di blu
  • opacità: lucida semitrasparente

Solitamente, quando si parla solamente di zaffiri si intende la varietà blu-azzurra del corindone. Tuttavia è bene sapere che esistono zaffiri di colori diversi: abbiamo zaffiri, rosa, arancio, lo zaffiro rubino, lo zaffiro viola, porpora, verde, giallo o anche bianco.

In passato i corindoni colorati diversamente dal blu venivano chiamati col nome di altre pietre seguire dalla parola “orientale”: per esempio, l’ametista orientale oggi è lo zaffiro viola, mentre lo smeraldo orientale oggi è lo zaffiro verde.

Una varietà molto preziosa di corindone è quella arancione, nota come Padparadscha. Altre varietà particolari sono quella grigio opaca o armofane e quello incolore, lo leucozaffiro.

Per quanto riguarda il più famoso zaffiro blu-azzurro, il colore deriva dalla presenza al suo interno di inclusioni di ematite e rutilo. Quando le inclusioni sono orientate in maniera particolare, ecco che si manifesta il fenomeno dell’asterismo, come accade con il famoso zaffiro stellato Star of Bombay da 182 carati.

Gli zaffiri si trovano in natura principalmente nelle rocce metamorfiche, quelle formate dalla rifusione di micascisto, quarzite o calcare, in magmi poveri di silice o relativi depositi alluvionali.

Inoltre esistono anche zaffiri prodotti sinteticamente: per distinguere fra quelli naturali e quelli di sintesi bisogna esaminare al microscopio le inclusioni e usare tecniche di analisi spettrometriche e spettrofotometriche.

Parlando dei tagli, invece, quello più usato è quello sfaccettato ovale o tondo. Tuttavia a volte si usano anche tagli come quello a cuore, a baguette o a cabochon, senza sfaccettatura.

Lo zaffiro stellato: il fenomeno dell’asterismo

Un capitolo a parte merita il fenomeno dell’asterismo, quello capace di dare vita allo zaffiro stellato o asteria. Si tratta di una particolare varietà di zaffiro nel quale si manifesta un riflesso luminoso a sei raggi.

Il tutto è possibile perché questi zaffiri contengono inclusioni aghiformi incrociate disposte in modo tale che quando la pietra viene illuminata da una singola fonte luminosa posta sopra di essa, ecco che compare sulla superficie l’immagine di una stella a sei raggi.

Le inclusioni solitamente sono a base di rutilo, minerale composto di biossido di titanio. Gli zaffiri stellati usano il taglio a cabochon, facendo in modo che il centro della stella sia vicino alla cima della pietra. In alcuni casi sono segnalate stelle a dodici raggi: questo accade quando sono presenti due tipi diversi di inclusioni. Solitamente ci sono inclusioni di rutilo e di ematite: le prime creano una stella biancastra, le seconde una stella dorata.

Quando si presentano stelle deformate o stelle a dodici raggi, la causa può essere anche un fenomeno di geminazione, aggregati cristallini. Inoltre le inclusioni possono provocare anche il fenomeno del gatteggiamento. Quando la direzione della faccia superiore della cupola del cabochon si orienta perpendicolarmente all’asse c del cristallo invece che in maniera parallela, ecco che se la cupola è orientata in posizione intermedia, la stella sarà decentrata con centro lontano dalla sommità della cupola.

Il più grande zaffiro stellato del mondo è la Black Star of Queensland: è di colore nero e pesa 733 carati. Il secondo zaffiro stellato più grande del mondo è la Star of India: è di colore blu e pesa 563,4 carati.

Anche lo Star of Bombay è uno zaffiro stellato blu, del peso di 182 carati.

Quanti colori ha lo zaffiro?

Come anticipavamo, quando si parla genericamente di zaffiri ci si riferisce alla varietà blu, quella più nota. Lo zaffiro blu del Kashmir, per esempio, ha una tonalità fiordaliso. Quando si parla di zaffiri di altri colori, invece, si aggiunge anche l’aggettivo del colore. Inoltre gli zaffiri di diversi colori vengono chiamati anche “fancy”.

I vari colori blu, arancio, rosso, giallo, violetto, giallo o arancio derivano dalla presenza di elementi come il titanio, il cromo o il ferro. Gli zaffiri solitamente sono trasparenti, ma alcuni sono cangianti: a seconda di come vengono illuminati, assumono colorazioni diverse. Lo zaffiro, come il rubino, viene classificato fra le gemme di Tipo II: tendono ad essere più grandi e pur dei rubini.

Zaffiro: significato e simbolismo

Il nome zaffiro deriva dal greco “sappheiros”, cioè “azzurro”. Un’altra scuola di pensiero sostiene che derivi dall’ebraico “sappir”, cioè “la cosa più bella”. Dall’agosto 1985 lo zaffiro è diventato il simbolo minerario del Queensland, in Australia.

Nel corso della storia lo zaffiro ha assunto numerosi significati simbolici. Per esempio, nell’astrologia indiana, lo zaffiro è la gemma di Saturno. A proposito di Saturno, lo zaffiro è spesso chiamato “la pietra di Saturno” e questo perché questo dio è considerato il “Vecchio Saggio”. Corrisponde, fra l’altro, all’Arcano Maggiore dei Tarocchi L’Eremita. Secondo gli antichi Persiani, era il riflesso degli zaffiri a donare al cielo il suo colore.

Lo zaffiro è spesso citato anche nella Bibbia: nell’Esodo viene detto che il trono di Dio è incastonato di zaffiri blu dalla purezza celestiale. Ezechiele considera lo zaffiro blu una delle dodici “pietre di fuoco” del pettorale del giudizio. Per le Rivelazioni, lo zaffiro è anche una delle dodici pietre che si trovano nelle fondamenta delle mura di Gerusalemme.

Considerata la pietra di nascita del mese di settembre, secondo gli antichi Greci è collegata a Prometeo. Sempre gli antichi Greci lo indossavano quando andavano all’Oracolo di Delfi, il santuario di Apollo dove venivano elargite profezie. Pare che indossare gli zaffiri migliorasse la comprensione delle profezie.

Altri miti relativi agli zaffiri riguardano:

  • Elena di Troia: era così bella e amata proprio perché aveva degli zaffiri
  • Re Salomone: il suo famoso anello era incastonato di zaffiri
  • streghe e negromanti utilizzavano gli zaffiri perché ampliavano la capacità si ascoltare i defunti e fare magie

Nella cristalloterapia lo zaffiro indica protezione: lo usa spesso chi cerca di proteggersi da tradimenti e frodi. Lo zaffiro è considerato anche simbolo di saggezza, ricerca spirituale e attività psichica. Per tale motivo si usa anche per calmare la mente. Indica anche astuzia e dona prosperità.

Come ogni pietra blu azzurra, quali acquamarina e lapislazzuli, interagisce anche con il chakra della gola e del terzo occhio. Lo zaffiro blu apre i canali psichici e favorisce le cerimonie degli sciamani e gli stati di trance. Lo zaffiro sarebbe anche capace di velocizzare la guarigione delle malattie intestinali e del sistema nervoso.

Quanto costa uno zaffiro?

Anello zaffiro
Fonte: Pixabay

In generale il costo di uno zaffiro al carato parte da 25 euro, ma sale tranquillamente anche sopra gli 11mila-12mila euro per gemme di alta qualità. Colore, purezza e dimensioni sono fra i fattori che contribuiscono a definire il prezzo di un zaffiro: il costo di una pietra da un carato può partire da 450 euro e superare anche i 1.500 euro.

Lo zaffiro stellato, invece, parte dai 20 ai 70 euro al carato.

Quanto costa un anello con zaffiro?

Difficile dire quanto costi un anello con zaffiro: molto dipende dalle dimensioni della pietra, dai carati e dalla purezza. Si trovano anche anelli a 159 euro, ma si può salire a 1.000 euro o più. Solitari con zaffiri particolarmente pregiati possono costare anche 30-45mila euro o anche di più.

Dove trovare uno zaffiro?

Senza arrivare a zaffiri famosi come lo Star of India di 563 carati, che si trova presso il Museo di Storia Naturale di New York, puoi trovare zaffiri incastonati in gioielli vari in gioielleria. Chiedi qui fra anelli, collane, orecchini e bracciali se abbiano qualcosa con degli zaffiri incastonati.

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