Zafferano un aiuto naturale contro una malattia rara della vista
Fonte immagine: Foto di StockSnap da Pixabay
Dallo zafferano un possibile rimedio naturale per contrastare la sindrome di Stargardt, una malattia ereditaria degenerativa che colpisce la macula.
Dallo zafferano un aiuto naturale contro una rara malattia ereditaria della vista. Secondo quanto affermato dai ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs alcune sostanze contenute in questa spezia risulterebbero efficaci nel contrastare quella che è stata denominata la “sindrome di Stargardt“. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients.
L’utilizzo dello zafferano risulterebbe sicuro e semplice. Ad affermarlo è il dott. Benedetto Falsini, Istituto di Oftamologia, che ha firmato lo studio insieme alla dott.ssa Silvia Bisti, Università degli Studi dell’Aquila. La ricerca ha coinvolto 31 pazienti, allo stadio iniziale o “intermedio” della malattia, ai quali sono stati somministrati ogni giorno: 20 milligrammi di zafferano mediante compresse (durante i primi sei mesi di studio); un placebo (successivi sei mesi).
In base ai risultati ottenuti è emerso che durante l’assunzione di zafferano la funzione visiva dei soggetti è rimasta stabile, mentre è andata incontro a deterioramento progressivo in corrispondenza del trattamento a base di placebo. Come ha concluso Falsini:
Studi condotti presso altri centri, non solo presso il Gemelli, mostrano che l’integrazione per bocca con zafferano con degenerazione maculare legata all’età nella fase iniziale o intermedia ha un effetto benefico sulla funzione visiva e sulla progressione della malattia.
Sindrome di Stargardt
La malattia ereditaria nota come sindrome di Stargardt si manifesta attraverso una degenerazione della macula dell’occhio, la parte situata al centro della retina. A causarla delle mutazioni riguardanti il gene “Abca4”, la cui alterazione dà origine a perdita cellulare retinica relativamente a situazioni neuroinfiammatorie originate dal crescente stress ossidativo. I sintomi principali sono la progressiva perdita della visione centrale, già in adolescenza o comunque entro la fascia “giovane-adulto” (solitamente entro i 20 anni).