Vellutata di finocchi, patate e curcuma: la ricetta completa
La ricetta per una gustosa vellutata con finocchi patate e curcuma: per un pasto leggero e vegano che vi aiuterà a mantenervi in forma.
Naturale, disintossicante, diuretica, ricca di fibre e minerali, a bassissimo impatto calorico e, soprattutto, buonissima. Parliamo proprio di lei, della vellutata di finocchi, patate e curcuma, l’alleata per eccellenza della nostra salute e bellezza, specie se l’ago della bilancia sale troppo verso l’alto o, semplicemente, se vogliamo mantenerci in linea senza perdere il gusto e il desiderio di una coccola per noi.
Per prepararla bastano davvero pochi ingredienti e tempo. Se, poi, la vogliamo rendere più ricca e succulenta nulla ci vieta di aggiungere dei crostini di pane caldo aromatizzati al timo o ad altre spezie che possiamo preparare in padella nel frattempo che cuocia la nostra vellutata.
Vellutata di finocchi, patate e curcuma: gli ingredienti per 2 persone
- 800 g di finocchi.
- 200 g di patate: se gradite il sapore in purezza dei finocchi, potete evitare di aggiungerle. La patata dona una consistenza più cremosa e addensante al nostro piatto.
- 1 cucchiaino di sale di Cervia, ma va bene anche normale sale fino da cucina.
- 1 cucchiaino di curcuma (facoltativo)
- 1 cucchiaino di timo o di finocchietto selvatico essiccati.
- 1 litro circa di acqua.
- Semi di zucca o di lino per decorare.
- Olio extravergine di oliva q.b.
Vellutata di finocchi, patate e curcuma: la preparazione
- Mondate le verdure e tagliatele a fettine sottili.
- Mettetele in un tegame insieme all’acqua, il sale, la curcuma e il timo.
- Ponete sul fuoco a fiamma media e fate cuocere finché le verdure non diventino completamente morbide. A quel punto sono pronte e potete spegnere.
- Mettete da parte l’acqua di cottura e iniziate a frullare il tutto con un mixer a immersione. Se desiderate un piatto meno denso, aggiungete il liquido.
- Impiattiamo, aggiungendo i semi di zucca (o di lino) e un giro di olio extravergine di oliva.
- La nostra vellutata è pronta. Personalmente la gradisco calda ma anche fredda è molto buona. Se dovesse avanzare, potete conservarla in frigo per 3 giorni ben chiusa ermeticamente.
Che ne facciamo dell’acqua di cottura? La filtriamo, la facciamo freddare e la usiamo come bevanda corroborante dopo una sessione di allenamento o come accompagnamento a uno spuntino a base di frutta fresca.