UNICEF: contenitori di cibo usati diventano case per vittime dei disastri
L'agenzia delle Nazioni Unite ha ideato dei contenitori di riso e acqua a forma di mattoncini Lego, utilizzabili per assemblare ripari di emergenza per gli sfollati
Dove finiscono le migliaia di sacchetti e contenitori usati per consegnare razioni di cibo e acqua alle popolazioni in emergenza? Generalmente in discarica, aggiungendo un problema ambientale a quelli per cui si è reso necessario l’intervento. Per ovviare al problema, l’UNICEF ha inventato dei contenitori ispirati ai mattoni Lego, utilizzabili per assemblare ricoveri di fortuna.
L’idea è semplice quanto rivoluzionaria: permettere alle vittime di un disastro, una volta consumato il pasto, di riutilizzare i contenitori per costruire dei ripari temporanei dalle intemperie. I “mattoni” inventati dall’agenzia delle Nazioni Unite ricordano, su una scala ingrandita, il popolare gioco di costruzioni per bambini e sono costituiti da due parti, una contenente acqua potabile e l’altra una razione di riso.
Una volta svuotati dei viveri, i contenitori possono essere riempiti con sabbia o terriccio ed essere usati dalle vittime di calamità naturali per assemblare delle casette di fortuna. Oltre a evitare l’accumulo di rifiuti, questo sistema permette dunque di offrire un riparo immediato alle persone in difficoltà.
L’altro vantaggio, spiega l’UNICEF, è che in questo modo viene agevolata la distribuzione dei viveri, dal momento che gli aiuti sono già suddivisi in mono-porzioni. Una volta risolta l’emergenza è sempre possibile usare i mattoncini per altri scopi, ad esempio per realizzare aree gioco per bambini o capanni per contenere attrezzi o altro materiale.
Fonte: Inhabitat.com