Parassiti
I parassiti possono causare l’insorgere di malattie a uomini, piante e animali e la loro diffusione è più ampia di quanto si pensi. Nei nostri articoli troverai tutte le informazioni utili per riconoscere i vari tipi di parassiti attraverso i sintomi, cosa fare per prevenire il contagio e a chi rivolgersi per curare se stessi e i propri amici animali.
Parassiti: cosa sono e classificazione
I parassiti sono degli organismi che dipendono da altri esseri per assumere le sostanze nutritive di cui necessitano per vivere. Le specie esistenti sono decine di migliaia, ma possono essere classificate in tre macro-gruppi:
- Protozoi, esseri unicellulari che abitano all’interno del loro ospite
- Elminti, esseri vermiformi
- Ectoparassiti, organismi che attaccano dall’esterno
I parassiti che attaccano l’uomo
Sono diverse le malattie parassitarie che possono colpire l’uomo, alcune piuttosto conosciute, altre rare. La malaria, la toxoplasmosi e la leishmaniosi umana, ad esempio, sono tutte causate da protozoi; la tenia (o verme solitario) è invece una malattia da imputare a un elminta; zecche, pulci, pidocchi e zanzare, infine, sono gli ectoparassiti che più colpiscono l’uomo.
Animali e parassiti
Anche gli animali sono soggetti all’attacco di questo tipo di organismi. Cani e gatti sono vittime dei parassiti, specialmente d’estate: per questo esistono molti marchi specializzati in dispositivi medico-veterinari che prevengono e curano le parassitosi, dai collari agli spray. Vermi intestinali, zecche, pulci e pappataci sono di certo tra gli organismi che più spesso attaccano Fido e Figaro.
I parassiti delle piante e i danni all’agricoltura
Sempre più spesso, negli ultimi anni, la stampa denuncia gravi infestazioni parassitarie ai danni di uliveti e frutteti che attaccano le piante dall’interno, mettendo a repentaglio la produzione agricola. D’altro canto, l’utilizzo indiscriminato di antiparassitari è fortemente condannato dall’Unione Europea, che ha imposto limiti stringenti sul loro consumo, trattandosi di elementi potenzialmente cancerogeni.
