Greenstyle Ambiente Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo: storia e perché si celebra

Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo: storia e perché si celebra

Se non lo sai, scopri perché si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo. Un viaggio per svelare le tantissime curiosità sul Mare Nostrum.

Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo: storia e perché si celebra

Fonte immagine: Pixabay

Oggi, 8 Luglio 2022, si celebra la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, un’occasione dedicata allo splendido “Mare Nostrum“, considerato la culla di alcune delle più antiche civiltà del mondo. Istituita nel 2014, la Giornata del Mar Mediterraneo rappresenta un momento importante per ricordare le meraviglie che si nascondono sotto le acque che circondano le nostre terre.

Paesaggi mozzafiato e distese d’acqua “infinite” non sono, infatti, il solo tesoro custodito nel Mar Mediterraneo.

Nelle profondità marine è stato infatti rinvenuto un vero e proprio scrigno di biodiversità. Un tesoro ricco di creature animali e vegetali dalla bellezza unica, circa 17.000 specie che, purtroppo, sono sempre più in pericolo a causa della pesante impronta lasciata dall’uomo.

Anche a centinaia di metri sul fondo del mare, rischiamo di compromettere la vita e la stessa esistenza di molte creature.

In questa particolare ricorrenza, vogliamo scoprire qualche curiosità in merito al Mare Nostrum. Ad esempio, sai già perché viene definito in questo modo e sai cosa comprende il Mar Mediterraneo?

Se non conosci le risposte a queste domande, seguici in un piccolo viaggio alla scoperta delle meraviglie nascoste in uno dei mari più suggestivi della Terra.

Mar mediterraneo: caratteristiche

Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo
Fonte: Pixabay

Culla di scambi commerciali e sociali, il Mar Mediterraneo è divenuto oggetto di studi sempre più approfonditi solo negli ultimi 10 anni, e cioè sin da quando è stata osservata e riconosciuta la bellezza e la straordinaria biodiversità che popola i fondali marini di questa area.

Ma conosciamo più da vicino le caratteristiche e la storia del Mar Mediterraneo, e cominciamo proprio dal nome, che vuol dire letteralmente “in mezzo alle terre”.

Perché il mar Mediterraneo si chiama così?

Come abbiamo anticipato, il nome “Mediterraneo” significa letteralmente “in mezzo alle terre”. Osservando la cartina, potrai infatti notare che il Mar Mediterraneo si trova in effetti al centro di diverse zone, arrivando a bagnare ben 3 continenti, Europa, Asia e Africa del Nord.

Il Mediterraneo è anche noto con il nome di Mare Nostrum, appellativo che fu assegnato dagli Antichi Romani, a dimostrazione del grande potere acquisito dall’Impero su questo mare.

Mar Mediterraneo: profondità massima e superficie

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Quello che celebriamo in questa edizione della Giornata internazionale del Mar Mediterraneo è un mare relativamente “piccolo”.

La sua superficie infatti è di circa 3 milioni di Kmq. Il Mediterraneo copre solo lo 0,82% della superficie dei mari e degli oceani presenti sulla Terra.

La profondità massima del Mar Mediterraneo, invece, è in media di 1500 metri, con punti massimi che scendono fino a oltre i 5000 metri di profondità.

Mar Mediterraneo fra Italia e gli altri confini

Il Mare Nostrum è in realtà confinante con ben 21 diversi Paesi, computo che comprende anche le isole di Malta e Cipro. Ma allora, chi fa parte del Mediterraneo?

Di questi 21 Paesi, 11 si trovano in Europa, sono:

  1. Spagna
  2. Malta
  3. Francia
  4. Monaco
  5. Italia
  6. Slovenia
  7. Croazia
  8. Bosnia ed Erzegovina
  9. Montenegro
  10. Albania
  11. Grecia.

Gli altri 10 Paesi comprendono invece la Turchia, la Siria, il Libano, Israele e Cipro, mentre in Africa il mar Mediterraneo bagna Egitto, Tunisia, Libia, Algeria e Marocco.

Quali mari fanno parte del Mar Mediterraneo?

Fonte: Pixabay

Il Mar Mediterraneo si suddivide, a sua volta, in diversi altri mari, molti dei quali bagnano il nostro Paese.

Fra questi vi sono il Mar Ligure, il Tirreno, il Mare di Sardegna, il Mare di Sicilia, il Mar Ionio e l’Adriatico.

Questi mari sono collegati fra loro attraverso una serie di canali. Fra i mari del Mediterraneo che non bagnano l’Italia si contano invece il Mare Egeo, il Mar Libico, il mare delle Baleari e quello di Levante.

Che temperatura ha l’acqua del Mediterraneo?

Le acque del Mediterraneo sono caratterizzate da temperature relativamente alte.

Dai 300 metri fino al fondale, la temperatura non arriva infatti mai al di sotto dei 12.8 C°, per cui sono più calde rispetto a quelle dell’oceano Atlantico, con il quale il Mediterraneo è collegato attraverso lo Stretto di Gibilterra.

Giornata internazionale del Mar Mediterraneo: un tesoro da proteggere

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La biodiversità che popola i fondali del Mar Mediterraneo ha un che di sorprendente. Negli ultimi anni, attraverso studi condotti sul campo con le strumentazioni più moderne, è emersa l’esistenza di un tesoro inestimabile.

Il “nostro mare” ospita circa il 7.5% delle specie marine presenti sulla Terra, con un’estensione pari a solo lo 0.82% di quella di tutti i mari del globo.

Quello che si nasconde nei fondali marini è però un patrimonio in pericolo.

La pesca illegale, l’abbandono di attrezzature, l’inquinamento da plastica e microplastiche, il turismo sempre più insostenibile, l’introduzione di specie aliene e dannose: tutti questi fattori mettono in pericolo specie animali e vegetali che vivono a centinaia di metri sotto il mare, compromettendone il delicato quanto prezioso equilibrio.

Proprio come la Giornata mondiale degli oceani, anche quella che celebriamo oggi esercita un ruolo cruciale nel mantenere alta l’attenzione su un problema che coinvolge ognuno da vicino.

La ricchezza di vita silenziosamente custodita nelle acque del Mar Mediterraneo deve essere protetta ogni giorno, a partire dai nostri piccoli quanto importanti gesti quotidiani. Se anche dalla Giornata Mondiale della Terra abbiamo capito che tutto parte dai comportamenti di ogni giorno, deve essere nostra cura rispettare il nostro mare come fosse casa nostra.

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