Lesioni muscolari
Una lesione muscolare – o uno strappo – è un fatto piuttosto comune, non solo tra gli sportivi e gli atleti, ma anche tra chi non pratica assiduamente attività fisica. A seconda della sua gravità, può comportare un forte dolore alla zona interessata per diverse settimane, soprattutto perché spesso si tendono a sottovalutare le conseguenze di tali danni. Approfondiamo allora cosa si intende per lesione muscolare e cosa si può fare per favorirne la guarigione.
Cos’è una lesione muscolare
I muscoli sono tessuti fibrosi e dunque una lesione più o meno grave interessa un numero maggiore o minore di fibre. Tutti i muscoli del nostro corpo sono soggetti a traumi, sebbene quelli degli arti siano più esposti a tali problematiche, essendo funzionali ai principali movimenti. Se paragoniamo il muscolo a una corda, possiamo vedere una lesione come uno sfilacciamento del tessuto: in alcuni casi la corda sarà quasi del tutto intatta, in altri può rimanere giusto un filo a tenere legate le due estremità, in altre ancora c’è una vera e propria rottura.
Gradi di lesione e sintomi
Proprio sulla base di questa metafora possiamo procedere con la spiegazione dei vari gradi di lesione. Attualmente, la classificazione universalmente riconosciuta vede tre gradi di lesione muscolare:
- Primo grado. In questo caso una quantità di fibre inferiore al 5% viene interessata da lesioni; si avverte dolore nella zona ma non si vanno a formare ematomi. Generalmente con un riposo di qualche giorno a seguito della contrattura o della lesione lieve si torna ad una piena funzionalità del muscolo.
- Secondo grado. A questo stadio si parla già di distrazione, ovvero di strappo muscolare. Una buona percentuale di fibre è colpita da tale trauma, il dolore è acuto e prolungato e il prolungamento dell’attività fisica può comportare conseguenze ancora più gravi. Può essere presente un ematoma e il consiglio è quello di verificare l’entità della lesione per assicurarsi un trattamento idoneo.
- Terzo grado. In queste situazioni c’è una vera e propria impotenza funzionale, il dolore permane a lungo e impedisce i movimenti: almeno 3/4 delle fibre muscolari sono lesionate. Se si è vittima di un trauma così importante, ad essere fondamentale, oltre alla diagnosi, è la fase di recupero, che si aggira intorno a 4-6 mesi.
Cause degli strappi
Vi sono cause intrinseche e cause estrinseche per una lesione muscolare. Le prime sono principalmente date dall’età, dal livello di allenamento e di affaticamento muscolare, mentre le seconde possono essere dovute alle condizioni climatiche e del terreno. Un’altra differenziazione è fra traumi diretti – quelli cioè dovuti a un urto contro un altro corpo – ed indiretti. Tra quest’ultimi troviamo le principali cause degli strappi, ossia un movimento improvviso e brusco, magari avvenuto in una fase di scarso allenamento o di un riscaldamento insufficiente, oppure per via di uno sforzo eccessivo, ad esempio durante una lunga corsa.
Diagnosi e cura
Astenersi immediatamente da qualsiasi tipo di attività fisica è sicuramente la soluzione migliore per evitare di peggiorare il trauma. A seconda della gravità di questo e del dolore percepito, è poi bene sottoporsi ad un’ecografia o ad una risonanza magnetica per diagnosticare l’entità della lesione muscolare. Se accertato almeno un secondo grado, è bene sospendere ogni forma di sport fintanto che il medico lo ritenga opportuno e seguire un ciclo di fisioterapia, importantissima per ristabilire la completa funzionalità del muscolo.
Rimedi naturali e suggerimenti
Ristabilirsi grazie alla fisioterapia e ai controlli medici è l’unica via percorribile quando si subisce uno strappo. Nel caso di traumi abbastanza superficiali, tuttavia, ci si può aiutare anche con olio di arnica o aloe vera, utili a placare le infiammazioni. Il suggerimento è comunque quello di non avere fretta e di prendersi tutto il tempo necessario per ritrovare la completa forma fisica, così da non incorrere in nuove lesioni o persino peggiorare quelle in atto e preservare al meglio il proprio benessere.
