OGM, sì a bando per motivi ambientali
L'Unione Europea consentirà agli Stati membri il bando contro le coltivazioni OGM per motivi ambientali e di rispetto della biodiversità
È una lunga battaglia che viene combattuta da anni quella sugli OGM. D’ora in poi i paesi membri della UE avranno un’arma in più per arginare le coltivazioni che utilizzino tali tecniche di manipolazione genetica.
Fino a ora, infatti, non erano stati ritenuti sufficienti argomenti di tipo “morale” e di “ordine pubblico” per giustificare la decisione di uno Stato membro di bandire questo tipo di coltivazioni. Proprio per questo motivo le richieste del Commissario per la salute e la politica dei consumatori, John Dalli, non sono state accolte dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.
La quale ha però aggiunto che, se invece dei suddetti argomenti “morali” si trattasse di motivi ambientali, di difesa della biodiversità e da valutazioni sull’impatto economico globale di tali tecnologie le cose cambierebbero.
In pratica, questa decisione apre alla possibilità per paesi come l’Italia – da sempre restia verso gli OGM – di continuare il bando, adducendo come motivi le risapute riserve “ambientali”.
Grande soddisfazione è stata espressa da Coldiretti:
È positiva la decisione del Parlamento Europeo di consentire agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) per “motivi ambientali”: dalla resistenza ai pesticidi alla disseminazione nell’ambiente alla tutela della biodiversità.
Gli OGM spingono verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.