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Liquirizia: coltivazione, proprietà e benefici della pianta

La liquirizia è una pianta benefica per l'organismo, facile da coltivare anche a casa, sia in giardino che in vaso. La liquirizia rappresenta una delle piante più amate al mondo, dal momento che le sue radici sono impiegate per la produzione di un alimento irresistibile per adulti e piccini. Oltre ad essere ottima per uso alimentare, questa pianta è anche nota per le sue innumerevoli proprietà benefiche per la salute.

Liquirizia: coltivazione, proprietà e benefici della pianta

Fonte immagine: Pixabay

La liquirizia rappresenta una delle piante più amate al mondo. Le sue radici sono infatti impiegate per la produzione di un saporitissimo alimento, irresistibile grazie al suo gusto dolce ma anche leggermente acidulo. Oltre ad essere ottima per uso alimentare, questa pianta è anche nota per le sue innumerevoli proprietà benefiche per l’organismo. Ma quali sono le sue caratteristiche, quali i possibili effetti collaterali di un consumo eccessivo e, soprattutto, perché e come coltivarla in casa?

L’uso della liquirizia a scopo alimentare o curativo è noto sin da tempi antichissimi, anche perché una delle primissime piante aromatiche scoperte dall’uomo. Oggi è disponibile in diversi formati, dai classici bastoncini fino alle caramelle, passando anche per bevande aromatizzate e integratori. Di seguito, qualche informazione utile su questo ritrovato naturale.

Cosa è la liquirizia

liquirizia fiore

Con il termine liquirizia si identifica la Glycyrrhiza glabra, una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Questo vegetale è di origine asiatica, anche se oggi viene coltivato in tutto il mondo: questo perché è entrata nella quotidianità di milioni di persone sparse per il globo, sia come alimento che come rimedio naturale per alcuni piccoli problemi di salute.

La pianta si caratterizza per un’altezza modesta, non più di un metro e per un fusto morbido ma resistente, dal quale spuntano delle foglie ovali e leggermente allungate di intensa colorazione verde. La liquirizia produce anche delle inflorescenze violacee, raggruppate in una singolare spiga. Un buon motivo per cui viene usata anche come varietà decorativa.

È però il suo rizoma, ovvero la grande radice, a rappresentare il maggiore interesse dal punto di vista alimentare e curativo. È proprio questa parte sotterranea della pianta che viene infatti usata per scopi alimentari e salutistici. Un’attività che pare possa essere cominciata addirittura 5.000 anni fa, come dimostrano alcuni reperti storici rinvenuti in Cina.

In Italia le maggiori coltivazioni sono al Sud e famosa è la liquirizia calabra, dall’intenso e duraturo sapore.

Proprietà della liquirizia

Sin dai suoi primissimi impieghi in Asia, la liquirizia ha dimostrato tutto il suo potenziale per la salute umana. Si tratta infatti di un rimedio energizzante, antisettico, antibatterico (al pari dell’aglio) e antinfiammatorio, nonché di una soluzione mediamente diuretica per il rene, come prezzemolo e basilico.

Queste peculiarità sono dovute all’elevato contenuto di glicirrizina nel rizoma del vegetale, un principio attivo dall’azione fortemente antinfiammatoria e antivirale. È proprio la glicirrizina che conferisce il tipico sapore alla radice e, soprattutto, ne giustifica gli usi medici. Diversi studi di laboratorio hanno infatti dimostrato come questa sostanza possa contrastare batteri e virus, tanto da essere diventata anche l’ingrediente cardine di alcuni farmaci moderni.

liquirizia proprietà

Apporto nutrizionale della pianta

Dal punto di vista nutrizionale, questa pianta è decisamente calorica. D’altronde, la glicirrizina è addirittura più dolce del saccarosio ed, inoltre, è ricca di carboidrati. 100 grammi di prodotto apportano circa 350 calorie, ma va comunque specificato come difficilmente se ne consumino simili quantità in una sola volta. Di conseguenza, l’impatto effettivo sull’apporto calorico quotidiano è estremamente ridotto.

La composizione nutrizionale per un etto di liquirizia è di circa 76.7 grammi di carboidrati, 3.7 grammi di proteine e 5.1 di grassi. A cui si aggiungono circa due grammi di fibra vegetale. Ancora, il rizoma offre la possibilità di assumere dosi elevate di minerali utili quali ferro, fosforo, calcio, potassio, magnesio, silicio e zinco.

Benefici sull’organismo

Ma quali sono i benefici che la liquirizia assicura all’organismo?

  • Azione energizzante: il consumo regolare di liquirizia aiuta a ritrovare le energie perdute, rinvigorendo i muscoli e accelerando le funzionalità cardiovascolari;
  • Azione depurante: il rizoma stimola la pulizia del fegato e una migliore funzionalità renale, garantendo così il massimo della depurazione per l’organismo;
  • Azione antibatterica e antivirale: la glicirrizina è efficace per inibire la replicazione di un elevato numero di batteri e virus, con un’azione interna all’organismo quasi sterilizzante;
  • Azione digestiva: la liquirizia, come anche il finocchio, può velocizzare lo svuotamento dello stomaco e l’eliminazione di aria e feci in eccesso nell’organismo, per dire addio al gonfiore addominale e altri disturbi simili.

Sembra che la pianta sia anche in grado di regolare il sistema immunitario, donando addirittura sollievo ad alcune malattie autoimmuni. Ma servono ulteriori studi per confermare definitivamente questa capacità.

Liquirizia e aumento della pressione

Secondo la tradizione popolare, la liquirizia sarebbe un rimedio naturale utile a innalzare la pressione. Questa credenza ha trovato conferma anche nella scienza, che ne ha analizzato per decenni i meccanismi.

L’effetto di innalzamento della pressione sanguigna è dovuto principalmente alla glicirrizina che, in quanto sostanza zuccherina, stimola il rilascio di cortisolo. Ancora, il principio attivo riduce i livelli di potassio nel sangue, favorendo così il rialzo della pressione.

È quindi utile prestare attenzione se si soffre di ipertensione: in questo caso, tutti gli alimenti e i rimedi naturali basati su questa pianta non dovrebbero essere consumati.

Problemi a livello intestinale

Gli estratti del rizoma di questa pianta possono avere effetto anche a livello intestinale, favorendone il transito. Questo perché la radice di liquirizia accelera lo svuotamento dello stomaco e, contestualmente, quello dell’intestino.

Utile quindi per gestire piccole problematiche connesse alla stipsi, un consumo eccessivo di liquirizia può tuttavia avere effetti fortemente lassativi, determinando anche una diarrea piuttosto insistente. Deve quindi essere sempre consumata con una certa cautela.

liquirizia selvatica

5 motivi per coltivare la liquirizia

Scoperte le proprietà di questa straordinaria pianta, in molti si domanderanno se sia possibile coltivarla autonomamente, magari approfittando di un piccolo spazio in balcone oppure in giardino. E la risposta a questo quesito è più che affermativa: non solo la liquirizia può essere coltivata facilmente in casa, ma vi sono anche cinque buone ragioni per farlo.

1. A scopo ornamentale

Anche qualora non si fosse interessati alla pianta per le sue proprietà benefiche o alimentari, la liquirizia è di certo una varietà perfetta per abbellire giardini e balconi. Le sue foglie verdi e rigogliose riempiono gli spazi, mentre le sue inflorescenze violacee, simili a quelle della borragine, appaiono molto eleganti.

Non è però tutto, poiché fiori e foglie attirano anche insetti positivi per l’ecosistema, come le indispensabili api.

2. Per risparmiare

Il secondo motivo che giustifica la coltivazione di questa pianta è invece relativo ai suoi costi. Acquistare di continuo bastoncini di liquirizia, caramelle e integratori può avere un certo peso sul budget personale. Anche perché i prezzi di questi prodotti crescono costantemente, per via della sempre maggiore domanda mondiale.

Le piantine da trapiantare in vaso o in giardino, al contrario, sono decisamente economiche e, ancora, richiedono spese esigue in concimi e cura.

liquirizia

3. Contro gli insetti molesti

Diverse specie di insetti fastidiosi non amano il profumo tipico della pianta di liquirizia, tanto da tenersi debitamente a distanza. Alcuni di questi risultano particolarmente stressanti per l’uomo: è il caso delle zanzare, una delle specie più insistenti e fastidiose della bella stagione. Basterà piantare della liquirizia in vaso o in giardino per vedere velocemente calare il numero di questi sgraditi ospiti.

4. Per imparare a coltivare

La liquirizia è la pianta perfetta per chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’orto e del giardinaggio. La sua natura abbastanza rustica ne permette una crescita rigogliosa anche in assenza di grandi cure e, soprattutto, non sono necessari molti interventi di manutenzione come potatura, concimazione e annaffiatura.

È quindi ideale per chi si vuole mettere alla prova e imparare a conoscere l’universo del giardinaggio, anche in assenza del pollice verde.

5. Il fai da te che fa stare bene

Curare un piccolo spazio verde, in balcone oppure in giardino, ha dei vantaggi innegabili per la salute: aumenta l’autostima, riduce la pressione arteriosa, placa la crescita del colesterolo. E se lo si fa per una pianta già di per sé benefica, come proprio la liquirizia, i vantaggi sono moltiplicati: si potrà migliorare l’organismo grazie alle proprietà racchiuse nel raccolto. Un po’ come accade per il luppolo.

Unico neo: possono servire anche tre anni prima che i rizomi di una singola pianta siano pronti per l’uso alimentare o curativo.

liquirizia caramella

Come coltivare la liquirizia a casa

Elencate le ragioni per coltivare la liquirizia anche a casa, come trasformare questo proposito in realtà? Farlo è molto semplice: questa pianta può infatti essere facilmente coltivata sia in orto che in balcone.

Innanzitutto, è necessario valutare le necessità della pianta per capire se sia compatibile con il clima tipico del proprio luogo di residenza:

  • Clima: mite, mediamente assolato e non eccessivamente umido;
  • Terriccio: morbido, drenante, possibilmente arricchito con palline di argilla espansa oppure cocci.

La coltivazione avviene solitamente per semina: tra febbraio e marzo si approfitta di un caldo semenzaio per ottenere i primi germogli, coprendoli con poco meno di un centimetro di sabbia o torba solo lievemente inumidita. Quando la pianta raggiunge un’altezza sufficiente, è possibile il trapianto in orto, avendo l’accortezza di lasciare almeno 60 oppure 80 centimetri tra un esemplare e l’altro.

Le radici vengono raccolte generalmente dopo tre anni dai primi germogli, per garantirne un sufficiente sviluppo. In alternativa alla semina, si può ricorrere alla talea, piantando direttamente un rizoma di circa 10 centimetri di lunghezza.

Ma come curare la pianta nel tempo? Fortunatamente, la liquirizia non richiede grande manutenzione. La concimazione è abbastanza sporadica, anche solo due o tre volte l’anno e può bastare del semplice compost. Le annaffiature servono solo quando il terriccio appare secco: se all’aperto, possono anche bastare le comuni precipitazioni. L’accortezza più importante da prendere? Scegliere un vaso molto profondo, poiché i rizomi tendono a crescere vistosamente.

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