La scuola Ferrari premiata dal CNR per il veicolo “Fuel Buster”
Si chiama “Fuel Buster” ed è un veicolo costruito dalla scuola “Ferrari”. Detto così è quasi spontaneo pensare che si stia parlando della prossima supercar di Maranello, ma non è così, anche se la vettura in questione è una vera fuoriserie nella sua categoria. “Fuel Buster”, in realtà, è un veicolo ibrido alimentato da un […]
Si chiama “Fuel Buster” ed è un veicolo costruito dalla scuola “Ferrari”. Detto così è quasi spontaneo pensare che si stia parlando della prossima supercar di Maranello, ma non è così, anche se la vettura in questione è una vera fuoriserie nella sua categoria.
“Fuel Buster”, in realtà, è un veicolo ibrido alimentato da un pannello fotovoltaico, lungo poco più di 3 metri e alto 90 centimetri, per un peso di soli 96 chili. È stato costruito dagli studenti dell’I.P.S.I.A. “A. Ferrari” di Maranello ed è quindi, per certi aspetti, legato in qualche modo alla casa del Cavallino.
Con questa realizzazione i ragazzi hanno vinto il concorso “INVfactor anche tu genio” organizzato dal CNR in collaborazione con il Ministero della Gioventù e Rappresentanza in Italia della Commissione Europea per promuovere la progettazione e la realizzazione di soluzioni intelligenti per la mobilità in grado di migliorare la qualità della vita e la sicurezza.
L’idea dell’auto ibrida ha superato così “Softline“, un poggiatesta regolabile con cuscinetti gonfiabili collegabile a qualsiasi tipo di sedile, e “SYV” (Solar Hybrid Vehicle), una bicicletta collegata a un pannello solare e dotata di assistenza alla pedalata, comprensiva di motore brushless e batterie agli ioni di litio. Un veicolo in grado di fare fino a 40 km ad una media di 25 km/h utilizzando solamente energia solare. Nel caso in cui, invece, il sole sia assente, viene utilizzato il motore, che promette comunque consumi molto contenuti e grande risparmio.
Per tutti i premiati ci sarà la possibilità di partecipare all’evento “Ligh-10 Accendi la luce sulla scienza”, un’iniziativa del CNR inquadrata nell’ambito della Notte europea dei ricercatori.