Inositolo: proprietà benefiche e utilizzi
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L'inositolo, o vitamina B7, è una molecola presente in molti cibi e sintetizzata nel fegato: vediamo a cosa serve e quanto sia utile come integratore.
L’inositolo, chiamato anche vitamina B7, è una molecola indispensabile per il nostro benessere. L’organismo è in grado di produrlo autonomamente, tuttavia è anche una sostanza presente in molti alimenti e assorbita a livello intestinale durante il processo digestivo.
La letteratura scientifica non ha ancora chiarito se e quanto l’apporto alimentare sia indispensabile, pertanto l’indicazione come vitamina B7 è per alcuni autori “prematura”. Questo perché, secondo la definizione originale, le vitamine sono molecole indispensabili al nostro benessere e al normale svolgimento di molte funzioni metaboliche, che possono essere solo assunte con l’alimentazione e non sintetizzate dal nostro organismo.
Vediamo quali sono le fonti alimentari di inositolo, le sue funzioni metaboliche e quando potrebbe essere utile assumere un integratore che lo contenga.
Inositolo: dove si trova

L’inositolo è una molecola ben concentrata nei comuni alimenti, e chi segue una dieta sana, varia ed equilibrata ne assume ogni giorno sufficienti quantità. Tra tutti i cibi, quelli che apportano più inositolo nella nostra dieta sono:
- tutti i cereali integrali, soprattutto crusca e grano;
- gli agrumi;
- la carne;
- la frutta secca, soprattutto mandole e noci;
- i legumi;
- il cavolfiore;
- il latte.
Sintesi endogena
Una buona parte dell’inositolo che serve per il normale svolgimento delle vie metaboliche a cui partecipa è endogena, ossia è una delle sostanze prodotte direttamente dal nostro organismo. Proprio questa attività di sintesi attiva rende l’inositolo una “non vitamina” come già osservato nell’introduzione.
Gli organi coinvolti nella sintesi e nell’eventuale eliminazione della quantità in eccesso sono il fegato e il rene, rispettivamente. Dal punto di vista chimico la molecola viene sintetizzata a partire dal glucosio 6-fosfato, una delle molecole prodotta dalla glicolisi, ossia la serie di reazioni chimiche che serve per ottenere energia dalla scissione del glucosio.
Proprietà dell’inositolo
L’inositolo è per la maggior parte convertito in fosfatidilinositolo, una molecola attiva nelle membrane delle nostre cellule come precursore di messaggeri che modulano l’attività cellulare. L’inositolo è essenziale per:
- la produzione di lecitina, la molecola che è attiva nel trasporto dei lipidi, grassi, dal fegato alle cellule e che contribuisce a ridurre il contenuto di grassi nel sangue, proteggendo così i vasi sanguigni;
- la spermatogenesi, una carenza di inositolo causa scarsa maturazione degli spermatozoi;
- il controllo della concentrazione nel sangue e nel fegato del colesterolo e dei trigliceridi.
Due derivati dell’inositolo, mioinositolo e D-chiroinositolo, sono indispensabili per il normale ciclo ovarico e la maturazione ovocitaria.
Integrazione di inositolo

In farmacia e parafarmacia sono disponibili come integratori alimentari di libera vendita compresse contenenti inositolo, di solito o in concentrazione pari a 500-1.000 mg.
L’integrazione di questa molecola dovrebbe essere riservata a chi manifesta i sintomi da carenza oppure in alcune condizioni:
- nervosismo e depressione primaverile;
- steatosi epatica, accumulo di grassi nel fegato;
- ipercolesterolemia;
- ovaio policistico o altre sindromi ed alterazioni metaboliche che compromettano la funzionalità ovarica.
Viste le indicazioni è davvero raro che il paziente acceda autonomamente a una integrazione di inositolo: è invece il medico che la suggerisce come supporto ad altre terapie, anche farmacologiche.
Di solito l’integrazione di inositolo ben tollerata e sono rari gli effetti collaterali, tuttavia anche se di lieve intensità possono manifestarsi: nausea, mal di pancia e stomaco, dissenteria e sensazione di vertigine.