Il supercomputer Cresco aiuta la ricerca sull’energia alternativa
Dopo pochi mesi di attività il supercomputer italiano Cresco (Centro computazionale di Ricerca sui Sistemi Complessi) è in grado già di fornire alcuni importanti risultati utili per gli sviluppi della ricerca sulla tecnologia energetica alternativa. Inaugurato il 6 maggio 2008 presso il Centro Ricerche Enea di Portici, questo potente calcolatore è stato inserito nella classifica […]
Dopo pochi mesi di attività il supercomputer italiano Cresco (Centro computazionale di Ricerca sui Sistemi Complessi) è in grado già di fornire alcuni importanti risultati utili per gli sviluppi della ricerca sulla tecnologia energetica alternativa.
Inaugurato il 6 maggio 2008 presso il Centro Ricerche Enea di Portici, questo potente calcolatore è stato inserito nella classifica dei Top500 Supercomputer Sites guadagnando il plauso del prof. Jack Dongarra dell’Università del Tennessee, uno dei maggiori esperti in ambito supercomputing.
Insieme a potenza e velocità Cresco unisce ottimizzazione degli spazi fisici e elevata efficienza energetica, assicurate dalle architetture IBM Blade e dai processori Intel Xeon Quad-Core.
Per mezzo delle sue enormi capacità di calcolo, i ricercatori italiani hanno potuto elaborare modellizzazioni numeriche dei processi di combustione di diversi materiali che non era possibile realizzare in passato.
Infine, sono stati creati e applicati strumenti di modelling e simulazione per indagare l’evoluzione del clima nell’area mediterranea su un arco temporale di 40 anni e verificare, in un’ottica “predittiva”, i futuri scenari di questa zona geografica.