Gravidanza, bambini a rischio: colpa di smog e riscaldamento globale
Fonte immagine: Foto di ekseaborn0 da Pixabay
Smog e riscaldamento globale rappresentano dei fattori di rischio durante la gravidanza, a confermarlo uno studio appena pubblicato.
Gravidanza a rischio per colpa di inquinamento e cambiamenti climatici. Entrambi i fattori influirebbero in maniera evidente sul pericoloso di nascite premature o di neonati nati morti. Ad affermarlo un gruppo di ricercatori, che ha condotto una revisione di diversi studi, pubblicati dal 2007 in poi. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Journal of the American Medical Association“.
I ricercatori hanno analizzato 68 studi, all’interno dei quali risultano tracciate 32 milioni di nascite. Stando a quanto riferito dagli studiosi, circa l’84% dei lavori indica nel riscaldamento globale e nell’inquinamento atmosferico i fattori di rischio principali durante la gravidanza. Ha dichiarato Bruce Bekkar, ostetrico in pensione e co-autore dello studio:
Quando si parla di clima, la gente pensa a eventi meteorologici estremi, grandi tempeste o enormi incendi…ma abbiamo voluto parlare di impatti che sono più comuni e diffusi e in atto, raramente attribuiti alla crisi climatica.
Stiamo già avendo generazioni indebolite dalla nascita. Non è possibile permettere che questo avvenga. Vorrei non vedere solo madri, i loro mariti e figli partecipare agli incontri nei municipi, ma vorrei vedere molti più professionisti della salute coinvolti nel chiedere una legislazione che riduca l’attuale e molto spaventoso fardello per la salute legato alla crisi climatica.
Gravidanza e inquinamento atmosferico
Problemi causati dallo smog e dall’inquinamento atmosferico che fanno riferimento nello specifico ad alti livelli di ozono e particolato sottile. Secondo i ricercatori 19 studi collegano questi inquinanti a nascita premature (prima delle 37 settimane di gravidanza), mentre 25 ricerche vedono nella cattiva qualità dell’aria le ragioni di neonati sottopeso. Quattro lavori hanno indicato tali fattori come cause di gestazioni terminate con bambini già morti al momento del parto: rischio che crescerebbe del 42% in caso di elevata esposizione durante il terzo trimestre.
Riscaldamento globale
Inferiore per il momento il numero di studi che analizza gli effetti del riscaldamento globale sull’esito della gravidanza. Tuttavia quasi tutte le ricerche sono concordi nell’indicare il riscaldamento globale come fattore di rischio. Uno studio in particolare ha indicato un +11,6% di nascite premature per ogni incremento della temperatura pari a 5,6 gradi Celsius.
Fonte: The Guardian