Fuoco di Sant’Antonio: sintomi e rimedi naturali
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Il fuoco di Sant'Antonio è un'infezione virale che si manifesta con bruciore e pustole: vediamo i sintomi e i rimedi naturali utili a lenirli.
Il fuoco di Sant’Antonio è un patologia causata da un ceppo della famiglia degli herpes virus: l’Herpes zoster, lo stesso che causa la varicella. Il nome comune di questa infezione virale è dovuto alla sensazione di intenso bruciore che causa: alcuni pazienti lo descrivono proprio come un fuoco sotto pelle: Sant’Antonio Abate è storicamente il protettore del fuoco e degli animali.
Come si prende il fuoco di Sant’Antonio
L’herpes zoster è un virus che si contrae di solito in età piuttosto giovane, o addirittura nella prima infanzia, e causa lo sviluppo della varicella. Questa è stata per lungo tempo una delle malattie esantematiche del bambino più comuni: oggi è meno diffusa perché già da qualche anno è disponibile il vaccino. Comunque sia tutti gli individui che hanno in passato contratto la varicella sono ancora portatori dell’herpes zoster: il virus rimane annidato e silente nei gangli nervosi spinali. Il sistema immunitario in condizioni di salute ne impedisce la replicazione. Tuttavia in particolari condizioni di debilitazione psico-fisica o per malattie che compromettono la funzione immunitaria, l’herper zoster si risveglia e causa una reinfezione: il fuoco di Sant’Antonio appunto.
I sintomi del fuoco di Sant’Antonio

Il primo segnale di una reinfezione da herpes zoster è la comparsa di bollicine, evidentemente piene di liquido sieroso, ravvicinate e localizzate per lo più sul torace. L’eruzione si manifesta spesso anche in altre aree, come ad esempio sono il collo e le gambe.Già in questa prima fase il paziente lamenta dolore, bruciore e la sensazione di intorpidimento dell’area infetta. Piuttosto comuni sono anche sintomi come febbre, malessere generale, spossatezza, mal di testa e diffuso dolore addominale.
Il siero che riempie le vescichette è infetto: il paziente con herpes zoster in fase attiva è contagioso per i familiari o per chi se ne prende cura. Quindi, una norma igienica fondamentale è di evitare di condividere asciugamani e altri effetti personali che potrebbero facilitare il contagio.
Terapia per l’Herpes Zoster
Trattandosi di una infezione virale particolarmente aggressiva la terapia è prima di tutto farmacologica: al paziente viene prescritta una cura con farmaci antivirali come aciclovir, valaciclovir o famciclovir.
Questo approccio terapeutico serve anche a ridurre il rischio di soffrire di nevralgia post-erpetica, un dolore cronico ed intenso che può compromettere la qualità di vita anche mesi dopo la scomparsa dell’eruzione cutanea.
Fuoco di Sant’Antonio: i rimedi naturali

I rimedi naturali sono consigliati soprattutto in appoggio alla terapia farmacologica per lenire i fastidi a livello cutaneo.
Il dolore, ad esempio, può essere anche tenuto sotto controllo con impacchi caldi e freddi e con l’applicazione di una crema o lozione a base di capsaicina, la molecola attiva del peperoncino piccante che ha noti effetti antidolorifici. La pomata può essere applicata delicatamente sulle pustole non ancora esplose.
Sempre per ridurre il dolore è utile sfruttare le proprietà antidolorifiche ed anti-infiammatorie della corteccia di salice, che ha effetti aspirino-simili. La corteccia di salice è disponibile in capsule o anche bustine per infusione in tutte le erboristerie e farmacie.
Al di là dell’approccio alla cura ed al controllo dei sintomi è indispensabile anche il riposo ed il sostegno al sistema immunitario il cui deficit è stata la causa della reinfezione da herpes zoster. Per questo scopo è indicata la tintura madre di echinacea: in genere 30-40 gocce in mezzo bicchiere di acqua tre volte al giorno, possibilmente lontano dai pasti, sempre dopo aver vagliato il parere del medico.